video choc ripreso dalle telecamere della Polizia nella casa di Montignoso.

Ha un volto e un nome la badante che picchiava l’anziana signora che avrebbe dovuto assistere: Maria Lucchesi, 39 anni di Montignoso, agli arresti domiciliari dallo scorso lunedì, rimarrà nell’immaginario collettivo per le percosse, le violenze, le piccole torture, immortalate nel filmato choc, consegnato stamani ai giornalisti dalla Polizia di Stato. Gli inquirenti hanno oscurato, per quanto possibile, il volto dell’anziana che subiva le violenze e hanno effettuato tagli sulle immagini per evitare che venissero trasmesse quelle più cruente; ma ciò che si vede è abbastanza: prima l’anziana è seduta su una sedia in cucina e le viene dato da mangiare: una forchettata e due sberle violentissime in pieno viso, un altro boccone e un altro schiaffo sulla nuca. L’anziana si accascia sulla sedia e la sua badante le sistema il tovagliolo che le aveva legato al collo per non farla sporcare; poi le dà un altro ceffone a cinque dita che le fa rigirare la testa. In un’altra immagine si vede la Lucchesi sistemare l’anziana a letto: la solleva di peso e la fa cadere su alcuni cuscini, poi le sferza due pugni, più o meno all’altezza della bocca dello stomaco; e ancora, non contenta, la schiaffeggia brutalmente mentre è semi svenuta per i colpi appena ricevuti. Qui il filmato si interrompe, ma la badante avrebbe continuato, dicono gli inquirenti, per cinque ore di fila. Il video è stato realizzato grazie a quattro telecamere che gli uomini della Squadra Mobile di Massa e della Stradale hanno posizionato nell’appartamento della donna. Come detto tutto è partito dalla denuncia della figlia dell’anziana, che più volte aveva trovato la madre coperta di lividi ed ematomi. Mercoledì 21 luglio, appena la badante aveva lasciato la casa dell’anziana, la Mobile, diretta dal Dott Enrico Tassi, è entrata in azione, posizionando le telecamere; la mattina seguente la D.ssa Marina Listante, Dirigente della Stradale di Massa Carrara, ha predisposto gli appostamenti attorno all’abitazione, che si trova nella periferia di Montignoso; intanto gli inquirenti visionavano le immagini in diretta e ascoltavano tramite intercettazione ambientale quello che accadeva in casa. La Lucchesi prende servizio attorno alle 10 e subito iniziano le violenze alla donna, 75 anni, malata di Alzheimer, inerme. Gli agenti di Polizia fuori dalla porta pronti ad intervenire sentivano il rumore degli schiaffi e le angherie che l’anziana subiva tacitamente. Alle 16, come ha confermato il Pm titolare dell’inchiesta Alessandra Conforti, non era più possibile aspettare. Il dirigente della Mobile Enrico Tassi racconta del blitz in casa dell’anziana: “siamo intervenuti perché si stava avventando contro l’anziana con una cattiveria e una forza mai visti; l’abbiamo fermata mentre ancora stava inveendo; la donna quando ci ha visto entrare non ha capito cosa stava succedendo; è venuta via dall’appartamento muta, senza fiatare”. Particolari su Maria Lucchesi, la Polizia non vuole fornirne: si parla però di una 39 enne, incensurata che vive ancora con la madre, una anziana di 85 anni, proprio nelle vicinanza della famiglia che l’aveva presa a servizio