Il contributo dell’amministrazione per lo smaltimento dell’eternit è pari a 250 euro, fino ad un massimo di 50 metri quadri o 550 kg. Si tratterebbe comunque di uno sforzo finanziario che attesterebbe un primo, leggero incentivo per uscire dall’emergenza Amianto. Un tema questo caro ai Verdi che, anche a livello nazionale stanno intraprendendo una battaglia contro un materiale tanto cancerogeno. I 12 mila euro messi a disposizione per tutto il territorio Comunale inoltre, rappresenterebbero una somma che il partito ecologista vorrebbe servisse a verificare la mappatura di parte dell’Eternit che si trova nel territorio. “Per porre rimedio a questa devastazione ambientale è importante sensibilizzare tutta la popolazione”, si afferma, “fino a entrare nel merito della questione: dove non è arrivata la logica dello sfruttamento purtroppo, è giunta l’ignoranza”. Le logiche devastatrici che avrebbero come scopo solo di fare cassa, troverebbero inoltre, ancora secondo i Verdi, corsie preferenziali dove la cultura sarebbe assente e l’uomo non farebbe che arrendersi di fronte all’indifferenza, ed un mare di stupidità. Fortunatamente l’attuale giunta starebbe finalmente prendendo coscienza che i tetti, ricoperti dalla mescolanza amianto cemento rappresentano una vera minaccia, in quanto si tratta di un materiale tanto cancerogeno che una solo sua fibra, penetrata nell’organismo umano, sarebbe sufficiente a decretarne un futuro nefasto. Chiedendo al Comune di Carrara di destinare in Bilancio somme ben più consistenti, i Verdi concludono sollecitando l’Amministrazione a prendere in considerazione il caso delle case popolari di via Nazario Sauro a Marina di Carrara, augurandosi che si prema con forza sull’ERP per rammentare alla società il proprio dovere: quello di eliminare l’Eternit e bonificare l’intera area circostante.