Una bambina di cinque anni e’ stata ‘rapita’ oggi dai genitori a cui il Tribunale dei minori di Bologna aveva sospeso la patria potesta’.
La piccola si trovava in una casa vacanze alla Partaccia di Marina di Massa gestita dalle Suore. Secondo quanto si e’ appreso, marito e moglie si sarebbero introdotti nella casa vacanza attraverso una finestra e poi avrebbero costretto le suore a consegnare la piccola. Secondo alcune indiscrezioni, sulla vicenda gli inquirenti mantengono il piu’ stretto riserbo e non ci sono conferme dei particolari, sembra che l’uomo, e forse anche la moglie, fossero armati di pistola e che per farsi consegnare la figlia abbiano minacciato le suore. A confermare la notizia del rapimento e’ stato il legale della coppia, l’avvocato Francesco Miraglia di Modena che ha detto di non essere a conoscenza se i genitori abbiano usato delle armi per riprendersi la figlioletta. ”Se cosi’ fosse – ha aggiunto il legale – certamente la pistola sara’ stata di tipo giocattolo. Sono sicurissimo che nessuno voleva far male ad alcuno”. Gia’ nel marzo scorso i genitori fecero un blitz in una casa protetta di Reggio Emilia e con uno stratagemma riuscirono a portare via la figlia. La squadra mobile della citta’ emiliana lancio’ un appello ai genitori, nel frattempo fuggiti con la bimba in Slovenia, che qualche giorno dopo la riconsegnarono. Un mese dopo i coniugi reggiani si incatenarono al Colosseo a Roma per protestare contro i giudici che hanno sospeso la patria potesta’. L’avvocato Miraglia ha mobilitato la questura di Reggio Emilia e alle ricerche prendono parte anche i colleghi della questura di Massa Carrara e i carabinieri.