La Regione Toscana capofila in questo progetto per la salvaguardia della ricchezza naturale e il rilancio dei territori interni e del mondo rurale attraverso la riqualificazione ambientale e il rilancio turistico dei centri minori come priorità. 8 parchi naturali in un sistema paesistico ricco di valori storico-culturali compresi nelle città d’arte e nei siti UNESCO che interessano il territorio, e che riguardano ben 3 regioni: Toscana, Liguria ed Emilia Romagna, con i parchi nazionali delle 5 Terre, dell’Appennino Tosco-Emiliano e delle Foreste casentinesi, nonché quelli regionali delle Alpi Apuane, di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, dell’Alto Appennino Modenese e dei Cento Laghi, infine quello di Montemarcello Magra gestito da Legambiente.Ben illustra le potenzialità del network il Presidente del “Parco Appennino Tosco-Emiliano” Fausto Giovanelli, e chissà che non sia a queste caratteristiche d’interterritorialità e varietà paesaggistica che si deve il successo dello stand, letteralmente preso d’assalto, presente per la prima volta il maggio scorso, all’evento fieristico che ogni anno attrae oltre 80mila visitatori, in provincia di Barcellona. Obiettivo la promozione del network e, prima fra tutte, la futura creazione di una serie di pacchetti turistici integrati fra le aree protette coinvolte, linfa vitale per quel Made in Italy radicato nei territori, che sembra non conoscere crisi, né confini geografici.