I titolari del bagno Vittoria da maggio ad ottobre fanno una vitaccia, oltre a lavorare tutto il giorno e prestare le dovute attenzioni ai clienti dello stabilimento balneare, non dormono a causa dei tedeschi in alloggio all’ostello Turimar. Comitive che cambiano solitamente ogni 3 giorni e complessivamente di circa 1000 persone che durante la settimana vanno in gita nelle altre città toscane, ma la notte, soprattutto l’ultima prima di tornare in Germania, fanno baldoria in spiaggia e la più vicina è proprio quella del bagno Vittoria a cui 11 anni fa fu dato fuoco. Dopo aver fatto scorta di alcool al supermercato, fanno baldoria in battigia o sulla scogliera, facendo falò e lasciando bottiglie, integre o rotte, ovunque. Il titolare Giovanni Tassi ogni mattina deve rifare la spiaggia per eliminare i residui della notte aiutato anche da alcuni volontari che regolarmente riempiono con i vetri pericolosi circa 2 sacchi della spazzatura da lasciare di fronte all’ostello. Ma non ci sono solo i rifiuti; i gruppi di ragazzi di giorno occupano completamente la spiaggia libera limitrofa, usufruendo liberamente dei servizi del bagno Vittoria e mai del bar, di notte si ubriacano e hanno già fatto danni per 500 euro al bagno Vittoria, rompendo 5 lettini e portando via un ombrellone, ritrovato poi all’interno della Turimar. E al bagno accanto, al Mosti, hanno rotto la catena del pattino di salvataggio, recuperato poi in mare. Il signor Tassi è stato più volte aggredito con sassi, la moglie una notte si è trovata di fronte un giovane tedesco nudo. E i clienti, per lo più da fuori, si lamentano e se vanno. I responsabili tedeschi se ne lavano le mani, mentre i titolari della Turimar hanno risposto al signor Tassi che non possono fare nulla, neppure costringerli ad andare alla spiaggia da loro gestita. E’ una situazione che va avanti da anni e alla quale non è stata ancora trovato soluzione; nel corso delle estati i titolari hanno presentato diverse denunce, l’ultima datata 6 luglio 2010 alla stazione dei carabinieri di Marina di Massa, chiamata ormai quasi ogni notte, ma che poco possono fare, se non svuotare le bottiglie. “Forse quando succederà il fattaccio – ci ha raccontato Tassi – si farà qualcosa”.