servizio completo alla pagina Telegiornale del 8.7.10

300 PAGINE DI INTERCETTAZIONI TELEFONICHE; UN FASCICOLO ENORME, UNA SERIE DI CONVERSAZIONI CHE METTONO IN LUCE IL FITTO RAPPORTO TRA IL DIRETTORE DEL CARCERE SALVATORE IODICE  E GLI IMPRENDITORI LOCALI CHE VENIVANO FAVORITI PER I LAVORI PUBBLICI AL PENITENZIARIO. E POI C’è LA RICHIESTA DI SOLDI CONTANTI PE RPAGARE UNA RATA DELLA MACCHINA E UN VELATO RICATTO DI UNO DEGLI IMPRENDITORI CHE MINACCIAVA DI DIRE TUTTA LA VERITA’ SULLE GARE TRUCCATE

Un fascicolo di circa 300 pagine, sono le intercettazioni telefoniche servite per dare avvio all’inchiesta sugli appalti pilotati in carecre. Intercettazioni che sono state pubblicate su alcuni quotidiani locali e che meterebbero in evidenza i fitti rapporti tra il direttore del carcere salvatore iodice e gli imprenditori privati, favoriti nelle gare. Le chiacchiere più ascoltate sono quelle tra iodice, il suo contabile salvatore cantone e l’imprenditore della comies prospero santacroce. In una di queste iodice richiede denaro liquido perchè ha probelmi con la scadenza della rata della macchina e del mutuo. Gli chiede quando possono essere disponibili questi soldi e santacroce risponde che in un po’ di tempo e con pazienza si farà tutto. Intercettata anche morgana martelli, l’unica donna arrestata, che si è scoperto essere l’amante del direttore del carcere da molti anni. la donna parla con la madre al telefono e le rivela di aver acquistato asciugamani e biancheria per la casa di grande qualità perchè tanto poi pagano loro. Secondo gli inquirenti sarebbero i soldi che la provincia girava al carcere per sostenere l’industria tessile all’interno del penitenziario; lei avrebbe dovuto acquistare materiale per il carcere ma comprava anche per lei. Spunta anche una velata storia di ricatto, quando Iodice confessa di stare per andare in pensione e che forse non ce la farà prima di quella data ad accontentare un altro capriccio dell’amante, ovvero il capannone nel cacere per il riciclo del ferro. La donna minaccia di dire tutto in giro. Poi quel capannone lo avrà. Infine pare che i protagonisti degli intrecci telefonici si fossero accorti ad un certo punto di essere intercettati; è da quel momento che molte telefonate arriveranno dalla camera del lavoro e dalla cgil, dove lavorava cantone. Una cimice era nel cellulare di iodice e lo seguiva giorno e notte; altre erano intercettazioni ambientali per lo più in ristoranti di lusso della costa, come riccà, dove si incontravano per evitare i luoghi istituzionali.