Estate spesso fa rima con sagre, un appuntamento atteso da residenti e turisti; un’occasione di ritrovo e degustazione dei prodotti tipici del territorio. “A Carrara, stando ai dati dello scorso anno, se ne sono organizzate 16, con incassi record”. L’intervento è del consigliere carrarese Gianni Musetti, che si schiera a fianco dei ristoratori della zona, secondo lui poveri e tartassati, costretti a pagare personale e a rilasciare fattura per ogni consumazione, con il rischio di subire accertamenti fiscali da parte della Guardia di Finanza. Secondo Musetti, a guadagnarci sarebbero invece le casse dei partiti che incassano i ricavi delle sagre paesane. “Sarebbe opportuno, continua Musetti, controllarle singolarmente una ad una, verificare gli standard igienici sanitari e le condizioni di lavoro degli stessi volontari, che dovrebbero essere tenuti a regole di certificazione sanitaria”. Il consigliere non ci va cauto e rincara: “a quanto mi risulta vige uno stato di anarchia dove nessuno controlla; è stata cementificata anche la collina che ospita la festa di Cà Michele e sarebbe opportuno mettere un freno a queste manifestazioni”. Per questo, Musetti chiede al consiglio comunale di regolamentare le sagre, tassarle e monitorarne le dovute condizioni sanitarie, strutturali e logistiche.