Che il nome fosse una provocazione lo avevamo intuito da subito. Parafrasando il film dei fratelli Coen: “Non è un paese per vecchi”, lo scorso gennaio a Massa è nato sul famoso social network Facebook, il gruppo “Massa non è una città per giovani”. 4mila iscritti che vogliono dare voce ai tanti giovani di Massa, a quei ragazzi che vogliono vivere la loro città e che vogliono ritrovarsi in centro, senza essere costretti ad emigrare nelle più vicine e “appetibili” a livello di proposte culturali e di intrattenimento, Pietrasanta o Sarzana. Come è stato ricordato ieri sera, c’è infatti chi, su Massa, quattro anni fa ci ha investito e, partendo dal nulla, in sei mesi ha creato un noto locale in via Dante, un esempio seguito da altri giovani e intraprendenti commercianti, che hanno fatto della strada un importante punto di ritrovo serale. L’idea del gruppo era nata a seguito dell’ordinanza chiudi locali del sindaco Pucci, che imponeva la chiusura anticipata di un’ora a tutti i locali. Ieri, in un incontro aperto al pubblico, all’ombra del Duomo di Massa, il primo cittadino si è confrontato con residenti e con alcuni esponenti, tra questi Sergio Pucciarelli, del gruppo Massa non è una città per giovani; Paolo Arpagaus, in rappresentanza dei commercianti, Alessandro Amorese, esponente dell’opposizione da sempre vicino ai giovani. Pucci ha ribadito che l’ordinanza serve a far vivere tranquilli sia chi scende in strada sia chi rimane a casa. “Il mio ruolo, ha spiegato, è quello di far convivere le diverse esigenze delle 1700 persone che vivono nel centro storico. Amo i borghi e i centri storici ha sottolineato Pucci e voglio che siano vissuti”. “Massa è una città all’anno zero, ha invece precisato il consigliere Amorese, poco vissuta e poco sfruttata in termini di bellezze naturali, paesaggistiche e architettoniche. Se una città così l’avessero avuta i romagnoli adesso sarebbe un polo di attrazione per giovani e meno giovani”. Presente anche uno psicologo che, alla domanda della moderatrice della serata Anna Pucci su come dovrebbe essere una città che non sia all’anno zero ha risposto: “dovrebbe essere aperta alle novità, ai giovani e pronta a investire sulle sue ricchezze”. Sono state numerose anche le osservazioni rivolte al sindaco da parte del pubblico che ha partecipato interessato al dibattito, durato circa due ore. D’altronde, la gente ha voglia di ritrovarsi e di interagire, come ha scritto una signora siciliana che, a 95 anni, non va a dormire prima dell’una.