Prima della cerimonia di insediamento vera e propria il nuovo vescovo monsignor Giovanni Santucci ha visitato due luoghi di sofferenza a Massa: l’ospedale pediatrico apuano dove si soffre fisicamente e dove si combatte ogni giorno con la morte, e la Eaton dove si affronta un dolore morale. Uno degli ospedali più all’avanguardia d’Italia ha definito l’Opa monsignor Santucci; accolto dai medici del reparto pediatrico, e seguito dalle autorità apuane, ha salutato il personale e girato stanza per stanza visitando genitori e i piccoli pazienti: Marco di un mese già operato e che a breve tornerà a casa, Marcello, Nicholas, Manuel e Arianna. Le famiglie devono sopportare un dolore che nessuno gli può togliere, per questo hanno bisogno di speranza e della professionalità delle persone che li assistono. Questo il senso del suo breve discorso all’interno della cappella dell’ospedale del cuore dove è stato accolto dal coro della “Salve regina”.

In quella cappella c’è un crocifisso senza volto, a cui ognuno può dare un viso, il dolore deve diventare come la croce altrimenti oltre al dolore resta solo la disperazione. Nella sala d’ingresso dell’ospedale poi ha appeso un dipinto raffigurante un villaggio e la sacra famiglia. Poi il viaggio del primo giorno è proseguito allo stabilimento Eaton; ad attendere il vescovo c’erano una trentina di lavoratori e le rappresentanze sindacali, alla presenza anche in questo caso degli amministratori locali. A sua santità, a nome di tutti i dipendenti, si è rivolto Giovacchino Pitanti: vogliamo tornare alla normalità che abbiamo perso da un anno e mezzo, ha detto, siamo nelle mani della buona volontà e non possiamo perdere la speranza. Ma la rsu ha anche sottolineato che quella quotidianità potrebbero perderla a fine anno perché ci sono molte persone che si stanno impegnando, ma molte altre no.

Un discorso che ha toccato il vescovo, lui stesso lavoratore di fatica e portatore di un’idea di dignità del lavoro.

L’oggi non prende valore da ciò che si è fatto ieri, ma da ciò che si farà domani, più si guarda avanti più si è forti, ma i lavoratori della Eaton stanno diventando deboli perché non conoscono il loro domani. Monsignor Santucci si è detto disponibile ad alleviare quelle sofferenze, nel momento in cui ce ne sarà la possibilità.