«C’è una donna completamente nuda in strada, sull’Aurelia, all’altezza della stazione ferroviaria di Luni che invita gli uomini a fermarsi e a intrattenersi con lei». L’operatore del 112 è letteralmente sobbalzato quando poco dopo le 8 del mattino di ieri ha risposto al telefono ascoltando questa segnalazione, prontamente girata alla “gazzella”.


Che non si trattasse dello scherzo di un bontempone i militari dell’Arma lo hanno capito subito, rimanendo stupefatti quando in lontananza hanno scorto davvero la ragazza, trentenne (poi identificata come sarzanese incensurata, residente a due passi dal centro storico), effettivamente nuda, così come l’ha fatta mamma. Si era spogliata, piegando accuratamente il vestito indossato la sera prima probabilmente per andare a una festa e lasciandolo a bordo strada. Carina, molto carina. E in preda letteralmente a un delirante raptus erotico, secondo la diagnosi poi effettuata all’ospedale del Felettino dove è stata ricoverata.

La sorpresa dei carabinieri è stata straordinaria quando, alla loro vista la ragazza con toni e parole inequivocabili,ha buttato loro le braccia al collo cercando di baciarli e invitandoli ad approfittare di lei. Urlando a squarciagola di fronte ai residenti lungo l’Aurelia, alcuni di loro alla finestra, svegliati dagli schiamazzi e dai contenuti a luci rosse delle proposte. Parole condite da auto-palpeggiamenti e palesi avances nei confronti dei carabinieri, con tanto di gridolini di piacere.

Quando, coperta in qualche modo dai militari che faticosamente l’avevano convinta a seguirli, la trentenne è salita sui sedili posteriori dell’auto di ordinanza è scattata la scena più hard. La giovane si è nuovamente denudata, ha allargato le gambe e ricominciato il suo gioco dell’amore al singolare, quello dell’accarezzarsi con decisione le parti intime, senza mancare di riproporre ai carabinieri un inizio di domenica mattina all’insegna dell’amore di gruppo. E’ finita con la trentenne ,trasportata sempre nuda all’ospedale e ricoverata in trattamento sanitario obbligatorio e denunciata per atti osceni in luogo pubblico. Con l’Aurelia tornata ad essere soltanto la strada statale numero uno e con i carabinieri che, una volta tanto, hanno dovuto affrontare un’emergenza decisamente diversa da quelle a cui sono abituati.

da Il Secolo XIX