Con l’ultima finanziaria si conteranno, a livello nazionale, tagli di 26 mila docenti e 15 mila Ata. Causa, dei 104 milioni sottratti ai Ministeri ben 43 lo sarebbero dai fondi ordinari di quello della Pubblica Istruzione, a fronte di nemmeno un centesimo in meno destinato alle scuole private. Per quanto riguarda gli atenei universitari, il 1° luglio vi sarà il blocco didattico per la protesta dei ricercatori, che vedono la chiusura del 40% degli Enti di ricerca. E la situazione naturalmente, anche in provincia segue la linea nazionale. Facendo due conti, se alle scuole medie inferiori saranno sottratti 4 docenti, a quelle superiori il numero si eleverà a ben 41, mentre alle elementari bisognerà fare a meno di 18 insegnanti, e malgrado il già pesante taglio successivo all’istituzione del maestro unico. Stessa sorte spetterà alle scuole d’infanzia, con un meno 14 , nonché al personale Ata, con 31 posti in meno. In tutta la provincia insomma ben 94 saranno gli incarichi sollevati che si aggiungono alle 300 unità già falciate negli ultimi 2 anni. Oltre il danno anche la beffa, secondo la Cgil che tiene a ricordare le promesse governative, secondo le quali le richieste delle famiglie sarebbero state accontentate; al contrario se le strutture per l’infanzia idonee per i bambini che lo richiedono sarebbero già pronte a Bonascola e a Ronchi, mancherebbe però l’autorizzazione ministeriale, così come per le 6 richieste di tempo pieno cui non si potrà ottemperare, ancora per mancanza di personale docente. Riguardo al sostegno poi, solo a Massa, per 181 disabili soltanto 54 sarebbero gli organici esistenti. Riguardo alla protesta del trasporto pubblico infine la Filt rende noto che, se in Toscana nel 2009 sono stati distribuiti 500 milioni di euro, la finanziaria 2010 taglia ben 20 milioni, pari ad un buon 40%, a fronte di un settore già deficitario e la previsione di una perdita di 1500 posti di lavoro.