Dalla discussione svoltasi ieri in commissione consiliare a Carrara è emersa la necessità di chiedere delucidazioni tramite con un incontro al quale sarà invitato lo stesso direttore Delvino. Il problema riguarda la vicenda legata ai ticket del pronto soccorso, in merito alla quale anche il consigliere della Circoscrizione 3 di Bonascola Zanobini ha sollecitato i consiglieri ad agire. Il presidente infatti ha riportato alla commissione una serie di lamentele provenienti da cittadini che si sarebbero visti recapitare a casa richieste di pagamenti per servizi prestati dal pronto soccorso anche in caso di esenzione o di codici rossi o gialli, quelli per i quali cioè la normativa prevede la gratuità. Le perplessità della commissione inoltre, non si sono fermate qui e l’incontro che verrà richiesto dovrà servire anche a chiarire le motivazioni che hanno portata l’azienda a procedere ad una riorganizzazione tanto sostanziale dei reparti. Ad alcuni di questi infatti, considerati di primaria importanza, sarebbe stato sottratto personale, attuando una razionalizzazione che aumenterebbe le figure amministrative a scapito di quelle mediche ed infermieristiche, in più la dislocazione dei vari reparti avrebbe subito modifiche che non faciliterebbero i pazienti, soprattutto gli anziani, disorientati da quella che apparirebbe una disposizione non proprio ottimale. Questa mattina intanto, un’informativa della Asl 1, spiega che l’azienda avrebbe semplicemente seguito la normativa regionale, procedendo alla riscossione dei ticket inevasi che, per l’annualità 2008-2009 si aggirerebbero intorno ai 20 mila, da sommare ai malum, 1025 relativi al biennio 2007-2009. “Le comunicazioni pervenute”, sottolinea l’azienda, “sono atte alla verifica della posizione dell’utente, per questo motivo coloro che, seppur esenti, abbiano ricevuto il sollecito potranno presentarsi presso qualsiasi sportello CUP o presso l’Ufficio Recupero Crediti del Distretto di Massa Centro”. Il comunicato rende noto inoltre che chi avesse già provveduto al pagamento in maniera non dovuta sarà completamente rimborsato, incluso le spese di spedizione, e che il termine dei venti giorni indicato sulla lettera, non dovrà comunque considerarsi perentorio.