Un camionista spezzino, Francesco Ratti, 46 anni, è morto schiacciato da un tubo di oltre 15 metri e di acciaio pesantissimo durante la fase di scarico del camion nel porto di Livorno. Secondo una prima ricostruzione un mezzo meccanico stava scaricando il carico di tubi mentre l’autotrasportatore si trovava dalla parte opposta rispetto alla movimentazione del carico. Uno dei tubi è caduto e lo ha travolto.
L’uomo, secondo quanto appreso all’esito della ricognizione esterna del cadavere, è morto sul colpo per le lesioni provocate dallo schiacciamento dell’addome operato da uno dei pesantissimi tubi di acciaio che venivano scaricati dal camion. I lavoratori del porto labronico hanno indetto immediatamente lo sciopero, che durerà fino alle 19.30.
È il secondo incidente mortale sul lavoro, a Livorno, in tre giorni. Il 15 giugno un operaio è morto dopo essere caduto in mare mentre stava lavorando all’interno del cantiere navale Azimut Benetti.