Il Comune di Carrara, su richiesta di alcune ditte di lavorazione delle scaglie, ne autorizzerà il trasporto anche di sabato. Ciò, secondo Legambiente, meriterebbe una riflessione, in quanto rivelerebbe i principi ai quali si ispirerebbe l’Amministrazione nel concedere le autorizzazioni al trasporto del marmo. Il fatto in sé non sarebbe così grave, poiché il permesso è temporaneo, per soli 3 sabati di giugno e, le condizioni climatiche date dal periodo estivo, manterrebbero più bassi i valori di polveri sottili. “Ma sarebbe necessario ripensare all’ordinanza Bartolini di oltre due anni fa”, spiega l’associazione ambientalista, “che prescriveva al Comune di ridurre il numero di camion al minimo indispensabile alla normale attività di cava, fino all’entrata in esercizio della strada dei marmi, e questo per contenere i livelli di PM10”. Il Comune sosterrebbe di aver adempiuto alla prescrizione, ma ne renderebbe impossibile la verifica, rifiutando di fornire documentazione adeguata, appellandosi a motivi di rispetto della riservatezza aziendale, che Legambiente ritiene pretestuosi. Si è dunque dovuto credergli sulla fiducia, finché l’ultima autorizzazione straordinaria al trasporto di scaglie il sabato avrebbe fatto crollare definitivamente il castello di carta costruito, in quanto esplicitamente motivata dalle richieste del mercato. “Come si sa”, conclude Legambiente, “le bugie hanno le gambe corte e il Comune, messo di fronte alla scelta se rispettare l’ordinanza del tribunale a tutela della salute dei cittadini o soddisfare la richiesta del mercato, non ha avuto la minima esitazione”.