Le avventure di Pinocchio, la favola più letta e conosciuta al mondo, ha dato adito a mille interpretazioni e riflessioni sull’universo dell’infanzia e non solo. Una finestra aperta sul mondo ma anche alle difficoltà di chi lo abita, sulla linea di confine tra il bene e il male. Pinocchio anche e soprattutto come un sogno, in questa versione lo ha interpretato Francesco Siani, il geniale artista che dal Cilento è giunto a Carrara tanti anni fa, per decidere di non andarsene. Dopo le enigmatiche e suggestive “Sentinelle”, Siani ci propone «PINOCCHIO la materia del sogno», la mostra inaugurata sabato scorso al Museo del Marmo di Carrara. Anche in questo caso l’artista rielabora le correnti stilistiche del Novecento: cubismo e un pizzico di dadaismo nei suoi personaggi, da Geppetto al Gatto e la Volpe, alla Fata Turchina. Piani sovrapposti e una sorta di collage materico. Anche surrealista senza dubbio Siani, per quella componente che nelle sue opere non manca mai: il sogno e una strabiliante fantasia nella composizione. Materiali di recupero e oggetti eterogenei infatti, stanno alla base della costruzione delle opere di un artista che non smette di stupire per la sapienza con la quale riesce a comporre figure di un cromatismo ineccepibile e mai stucchevole, di cui l’osservatore difficilmente potrà stancarsi. Un gioco creativo quello di Siani che, come sottolinea l’Assessore Bernardini, “ricrea e inventa pur riuscendo a restare fedele a qualcosa di impalpabile, allo spirito del testo di Collodi e alla natura dei personaggi che compongono la storia. L’ironia che ha ispirato la mano dello scrittore è allora la medesima ad aver guidato quella dell’artista”. L’esposizione, ad ingresso libero, resterà aperta fino al 30 giugno, dal lunedì al sabato.