La storia risale al 2007 e ha per protagonista l’ex sindaco di Massa, Fabrizio Neri, accusato dal consigliere Stefano Benedetti di abuso di ufficio per i lavori di riqualificazione dell’area intorno a via Como, ai Ronchi. In sostanza, con una denuncia alla corte dei conti, Neri veniva accusato di aver votato a favore di due interventi per scopi personali, che avrebbero giovato a un albergo di proprietà di un suo familiare: si tratta dell’allargamento di via Como di otto metri (che è stato realizzato) e del nuovo parcheggio (che invece è rimasto tale per decisione del sindaco Pucci). La questione è finita in tribunale: Secondo il pm Rossella Soffio, Neri avrebbe dovuto astenersi dal votare l’allargamento di via Como, che oltretutto ha comportato spese aggiuntive, visto che si sono dovuti espropriare dei terreni; secondo l’avvocato Martini, difensore di Neri, a trarre giovamento dall’ampliamento della strada non sarebbe solo l’albergo di proprietà di un familiare di Neri, ma la collettività, visto che adesso il parco della Comasca è accessibile anche con le auto, ed è luogo preferenziale per molte iniziative del territorio. In tribunale, l’avvocato di Neri ha presentato 50 nomi, ma se ne potranno sentire solo sei. In aula, l’ex primo cittadino non ha parlato, mentre ha testimoniato per primo il consigliere Stefano Benedetti. Queste le sue parole: “per allargare via Como sono stati spesi dei soldi pubblici inutilmente, sembra quasi che volessero una strada più larga per far passare i pullman. Ma a chi poteva servire se non all’albergo della famiglia Neri?” La prossima udienza è fissata per il 15 ottobre.