Dopo la manifestazione di protesta messa in atto ieri mattina dai soci e pescatori dello Yachting club di Cinquale, sostenuti dal consigliere comunale Stefano Benedetti, contro la chiusura della foce del fiume Versilia, oggi arriva la lettera scritta dal consigliere regionale del Pdl Jacopo Ferri all’assessore della Toscana, Annarita Bramerini, per chiedere un intervento celere in merito al litorale. Nella lettera Ferri riassume i fatti che hanno portato, oggi, all’insabbiamento della foce del fiume Versilia e al possibile inquinamento dell’arenile di Marina di Massa e di Cinquale. La provincia aveva stanziato 15mila euro per gli interventi da realizzare nel tratto compreso tra il fiume Frigido e il fiume Versilia. I lavori prevedevano 7 km di geotubi e il ripascimento della spiaggia attraverso il 400.000 tonnellate di sabbia. La ditta che ha preso in appalto i lavori avrebbe però disatteso i tempi di realizzazione e utilizzato materiale non idoneo, come i geotubi più piccoli e più economici e massi anch’essi non regolari. Lo scorso 31 marzo benedetti aveva dunque richiesto la revoca  dei lavori. Intanto, nei pressi dello Yachting Club a Cinquale, è in corso un’attività di dragaggio del fiume Versilia.  A questo si sommano i problemi di pulitura della foce stessa e la lentezza con cui procedono i lavori. Tutto questo, scrive Ferri, sta compromettendo la stagione turistico-balneare, mentre i 600 utenti del porticciolo del Cinquale si ritrovano con l’entrata e l’uscita dal porto bloccate. Ferri evidenzia, inoltre, il possibile inquinamento della sabbia dragata che andrebbe a contaminare sia la zona intorno alla foce del Versilia, sia l’arenile dei Ronchi dove sarà trasportata. La Provincia dal canto suo garantisce la conformità dei lavori effettuati e la regolarità del ripascimento, e nega l’inquinamento della sabbia. Alla Bramerini Ferri chiede un sopralluogo immediato, insieme con le opportune verifiche  e le analisi necessarie per definire un quadro completo della situazione.