Risolto il giallo delle Province; almeno questa è l’ultima notizia battuta dalle agenzie. Adesso pare che  la manovra non le tocchi. Nessuna abolizione. Sono tutte salve, anche quelle con meno di 220mila abitanti che non confinano con Stati esteri e che non fanno parte di Regioni a statuto speciale. Quindi anche la provincia di massa carrara. lo conferma Giuseppe Castiglione, presidente dell’Upi, l’Unione delle Province d’Italia che ha  parlato direttamente con il sottosegretario Gianni Letta. Lui gli avrebbe assicurato che nella manovra finanziaria non ci sarà alcun intervento che riguarda le Province. In Consiglio dei Ministri si è discusso solo di un emendamento da inserire nel Codice delle Autonomie”. Fatto sta che fino  a questa smentita erano 10 i territori in sospeso: Biella, Vercelli, Massa Carrara, Fermo, Ascoli Piceno, Rieti, Isernia, Matera, Crotone e Vibo Valentia. “Se mi toccano Bergamo – tuonava ieri sera Umberto Bossi – faremo una guerra civile”. come se non sapesse che la sua provincia ha ben più di 220 mila abitanti. E mentre Tremonti spiegava che nella manovra non c’era nessun taglio, sul sito del Tesoro le dieci Province erano state già eliminate. Non è certo la prima volta, infondo, che si parla di cancellare le Province, ad iniziare da quelle più piccole, per risparmiare qualcosa, ma nel caso specifico, praticamente nulla.  Già tutte le province interpellate sostennero che erano per la riduzione delle spese, una riduzione del 20% dei consigli provinciali, un taglio agli sprechi e alle consulenze: ma cancellarci, dicono le province,  non servirebbe all’interesse della gente