Nell’ambito di Marmotec, proiettato a “Tecnologika”, il filmato storico del trasporto del monolite di Carrara a Roma.

40 minuti di filmati per documentare un’impresa durata 4 anni. Quella che permise di trasportare il monolite di marmo, lungo oltre 17 metri e pesante 300 tonnellate, dalle Alpi Apuane a Roma, per diventare l’imponente obelisco che ancora oggi segna uno dei due ingressi del Foro Italico. Proiettato durante i 4 giorni di fiera, il filmato, in versione integrale ed emerso dall’archivio Luce, segna il filo conduttore della rassegna, che è la tecnologia: protagonisti sono i macchinari per la lavorazione della pietra e gli uomini che hanno contribuito a renderli sempre più sofisticati e precisi. La sequenza delle immagini, nell’inconfondibile bianco e nero sgranato dei filmati dell’epoca, racconta i passaggi “eroici” di una vicenda straordinaria nei suoi aspetti umani e tecnici. È il 1927 quando l’onorevole Renato Ricci, in rappresentanza di alcuni industriali locali, decise di dedicare a Mussolini, da parte della città di Carrara, un obelisco che non avesse rivali al mondo . Il documentario si apre quindi con l’inquadratura dell’enorme blocco nel piazzale della Cava Carbonera, ingabbiato in una struttura di legno e ferro pronto per la pericolosa e faticosissima lizzatura. La cinepresa di regime documenta quindi, passo passo, la fatica sovrumana degli operai, ma anche lo sforzo economico e l’azzardo tecnico che la retorica dell’epoca ampliava e ribadiva con ogni mezzo disponibile. Immagini di un’opera immane insomma, che poco si accordano con la didascalia che le introduce: “gli industriali hanno fatto dono dell’enorme blocco: gli operai fanno dono del loro lavoro”. Il 25 novembre 1928 il monolite, trainato da 60 coppie di buoi compie il tratto che separa il fondovalle dalla spiaggia. Quindi viene imbarcato sulla chiatta “Apuano”, costruita dalla Marina Militare per il suo trasporto a Fiumicino e da lì, risalendo il Tevere, fino al centro di Roma dove approda il 6 maggio 1932, ben 4 anni più tardi. E mentre il viaggio del monolite di Carrara finisce, la sua vita di monumentale esempio di scultura di propaganda non è che appena iniziata.