Un risultato di maggiore competitività, potrebbe essere raggiunto soltanto dando vita ad un diverso rapporto tra istituzioni e imprese, questa la posizione di Laquidara che sottolinea però come tutto ciò non avrebbe alcun significato se al sapere e al poter fare non si unisse la capacità di far sapere, di creare e diffondere cioè un “appeal” per attrarre capitali e indurre gli imprenditori a investire qui piuttosto che altrove. il consigliere sostiene inoltre che seppur gli enti locali in questi anni non si sarebbero distinti per creare simili presupposti, sarebbe altrettanto vero che nulla si sarebbe fatto neppure sul fronte del “marketing territoriale”. Già nel 1999”, afferma Laquidara, “in un’interpellanza chiedevo al Sindaco Segnanini di intervenire in questo settore  rifacendosi ad esperienze di alcuni enti locali del nord Italia, che avevano dato vita ad agenzie per  lo sviluppo, affidate ad esperti del settore e investite tra l’altro del ruolo di assistere gratuitamente gli imprenditori in tutte le fasi di ogni loro progetto”. Il risultato di queste esperienze sarebbe stato particolarmente apprezzabile laddove, invece di affidarsi a quella che il consigliere definisce l’autocelebrazione da parte di enti diretti da chi è lì solo per meriti politici, si fosse pensato di superare i ritardi ultradecennali affidandosi a veri professionisti del settore ed evitando di dar vita a carrozzoni inefficienti ed inefficaci. Anche a Carrara insomma servirebbe, per il Pdl, del marketing territoriale “di alto livello e fatto bene”, esattamente il contrario cioè di ciò che sarebbe stato fatto in questi anni: “Enti di promozione”, si afferma, “serviti solo per sistemare qualche politico o qualche galoppino senza voti, e attività lautamente remunerate per i membri dei vari cda, ma non certo redditizie per il territorio”. Chiedendo a sindaco e giunta se abbiano intenzione di intervenire per provare a  salvare il salvabile, facilitando l’insediamento di nuove attività, Laquidara conclude e sottolinea: “A proposito di promozione chiedo anche che cosa sia stato fatto, visto che mi risulta che ci sia stato un effettivo e pronto interessamento, per ovviare alla inaccettabile svista di SportWeek, il settimanale della Gazzetta dello Sport che a proposito delle città che ospitano l’arrivo o la partenza di tappe del giro si è bellamente dimenticato di Carrara, forse confidando nel fatto che tanto qui si è disposti a sopportare qualsiasi cosa”.