Questione delicata quella delle società partecipate, tanto più in un momento come l’attuale, in cui la legislazione che le riguarda sta subendo modifiche, in un panorama, soprattutto quello che si profilerà con l’attuazione dell’articolo 23 bis, tutt’altro che chiaro. Difficile infatti sarà comprendere appieno le ripercussioni di una normativa come questa, che affida buona parte della gestione dei servizi pubblici locali a soggetti privati. Proprio allo scopo di verificare le reali condizioni, finanziarie e gestionali, delle società che si trovano attualmente in house, la Commissione Bilancio del Comune di Carrara si è prefissa di svolgere una serie di incontri interni, al fine di esaminarne singolarmente ed approfonditamente l’operato, ancor prima di giungere all’incontro con i rispettivi dirigenti. Procurarsi tutti i documenti e le informazioni del caso infatti, dovrebbe poter permettere ai consiglieri  di porre quesiti sostanziali e puntuali alle società stesse in merito ai programmi di servizio e ad eventuali proposte. “Alcune delle nostre Spa sono ottime e lo sappiamo”, afferma il presidente Conserva portando ad esempio la gestione di Amia, “ma la situazione non è altrettanto positiva per altre”. E la vicenda di Gaia sarebbe sotto gli occhi di tutti”.