Società della Salute, un modello tutto toscano, quale strumento di gestione e programmazione dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali: un percorso integrato allo scopo di mettere al centro il cittadino e i suoi bisogni. Consorzi pubblici senza scopo di lucro, già costituiti in molte delle Asl della regione i cui titolari saranno le Aziende sanitarie locali e i Comuni. Si tratta di
una soluzione organizzativa, tecnica e gestionale nel settore dei servizi socio- sanitari territoriali di zona, oggetto di sperimentazione dal 2005. Se l’obiettivo è un’integrazione delle politiche teso a favorire una proficua razionalizzazione delle risorse a disposizione e la partecipazione dei cittadini alle scelte in merito ai servizi, il ritardo con il quale la provincia si sta avvicinando alla costituzione di un tale organismo, era dato anche dalle reticenze dell’Amministrazione carrarese. Timori infatti scaturivano dall’eventuale incompatibilità tra il progetto ed Apuafarma, società in house alla municipalità, e quindi conseguente perdita di un organismo come questo, considerato uno dei fiori all’occhiello dell’Amministrazione. Allo studio dello Statuto della costituenda Società della Salute provinciale quindi, la Commissione alle politiche sociali e sanitarie del Comune di Carrara, nel tentativo di salvare appunto, capra e cavoli. E i risultati, sebben non definitivi sembrerebbero incoraggianti: ieri nel tardo pomeriggio infatti, le 4 amministrazioni, Fosdinovo, Massa, Montignoso e Carrara, dove si l’incontro si è svolto, sono giunte a finalizzare i primi 17 articoli del documento conclusivo. Del ruolo che Apuafarma svolgerà si parla solo nell’articolo 30 ma la soluzione sembrerebbe dietro l’angolo e, soprattutto, apparirebbe chiaro il fatto che, i soggetti che attualmente svolgono servizi soddisfacenti verranno tutelati. Di più ne sapremo martedì prossimo, quando il sindaco Zubbani si recherà in Commissione Consiliare per relazionare i passi avanti compiuti.