La sigla degli artigiani non sarebbe stata convocata ai tavoli di concertazione a causa di un cavillo burocratico regionale: per questo il Presidente di Cna.Com Bertoneri annuncia che si opporranno allo spostamento forzato dei banchi del mercato settimanale di Carrara e che lo sdoppiamento dell’appuntamento si farà solo se si raggiungerà un numero soddisfacente di ambulanti che decideranno “spontaneamente” di lavorare il sabato. La sigla interna all’associazione degli artigiani apuani, prende posizione spiegando le ragioni del suo parziale dissenso rispetto alle scelte dell’Amministrazione e alle strategie delle altre organizzazioni di rappresentanza degli ambulanti, Anva e Fiva, d’accordo queste ultime ad una riassegnazione generale dei 190 posti previsti. “Non tutti gli ambulanti sono soddisfatti del cosiddetto alleggerimento in Piazza Alberica” spiega Bertoneri, “come non lo sono dall’essere costretti a cambiare postazione ogni 5 mesi”. Il regolamento comunale in materia non prevedrebbe, seguendo la denuncia degli ambulanti,  alcuno spostamento dei banchi al di sotto del 20% del totale se non per motivi di sicurezza, cantieri e arredo urbano. Superato tale limite i banchi potrebbero partecipare allo spostamento ma senza che questo risulti obbligatorio. Insomma, coloro che non sono interessati dovrebbero poter restare dove sono, la clientela sarebbe già disorientata e, oltre alla crisi, con la precarietà attuale del mercato perderebbe sempre più la voglia di recarvisi.

Riguardo allo sdoppiamento del sabato poi Cna.Com ricorda come gli accordi con l’assessore Zanetti parlassero del raggiungimento di 50 banchi, mentre ad oggi questi non sarebbero più di 15, un’idea questa, a parer loro, del tutto impraticabile.   E l’accusa è anche quella di aver escluso il consorzio dai tavoli di concertazione: “Abbiamo partecipato ad una riunione a palazzo civico sul tema del mercato del lunedì”, spiega il coordinatore Chiappini, “ma poi abbiamo appreso l’evoluzione della discussione solo dalla stampa. Ci rammarichiamo”, conclude, “che l’Assessore non tenga conto di questo e non si adoperi per ricomporre la situazione”.