Ecco come sta la sanità toscana: tutto sommato è ok ma meglio evitare i pronto soccorso. Lo dice l’ultima inchiesta del quotidiano il tirreno, che svela i numeri di una sanità regionale in cui ci sono picchi di eccellenza ma anche bassi livelli di efficienza. e il fanalino di coda spetta all’asl di massa carrara, spesso ultima in tutti i 37 parametri che misurano l’efficienza e la qualità della sanità. La asl numero uno risulta ultima per tasso di ospedalizzazione, per percentuale di fughe ospedaliere e ricoveri in altre regioni. Per ricoveri impropri per diabete per la broncopneumopatia e per gli scompensi cardiaci. Buoni voti invece sopratutto per lospedale della versilia e per empoli. Tutti dati che sono stati raccolti da uno studio curato per il ministero della sanità del laboratorio sant’anna di pisa. Parola d’ordine per il futuro sarà prima i pazienti e poi i conti, che comunque devono quadrare, anche se il malato deve tornare al centro della sanità regionale. Ma per dfar questo bisognerà superare i tre parametri cruciali che vedono molte asl bassissime per qualità: i ricoveri per diabete, cuore e malattie dei bronchi e dei polmoni. In pratica buone asl si contraddistinguono se i ricoveri per queste malattie sono meno frequenti, perchè significa che funziona la prevenzione tra i cittadini. non si distingue ancora in questo campo la asl1 dove per diabete si ricoverano in media 36,25 pazienti ogni 100 mila abitanti, a fronte del versilia dove i ricoveri sono solo 12,35. 91,80 ricoveri per malattie ai bronchi e ai polmoni, rispetto al miglior dato che è quello di arezzo con circa la metà dei ricoveri e infine 247 ricoveri per scompensi cardiaci, a fronte dei 137 di lucca.  A massa carrara dunque la prevenzione e la cura del territorio funzionano con difficoltà.