IN TOTALE SONO 19 LE ORDINANZE DI MISURA CAUTELARE, 24 GLI INDAGATI.
ULTIM’ORA: Giuseppe Pieroni si è dimesso da Presidente Provinciale della Confesercenti
E’ immischiato anche Giuseppe Pieroni, titolare di un distributore a Massa e presidente di Confesercenti provinciale al suo secondo mandato, nell’operazione “Excellium Free” la maxi frode del carburante rubato e rivenduto al nero. L’uomo sposato e con due figli farebbe parte dei distributori Total e Q8 chiusi e sequestrati in gran parte della toscana. In sei mesi al deposito Costieri D’Alesio, nella zona industriale di Livorno, sarebbero spariti circa 500 mila litri di carburante rivenduto sottocosto a benzinai compiacenti e che a prezzo pieno, avrebbero fruttato ai ricettatori 750 mila euro, in parte reinvestito in gioielli e costosi oroglogi. Il traffico è stato scoperto dalla polizia stradale e da quella portuale di Livorno; 19 le misure cautelari, 24 i denunciati per associazione a delinquere e ricettazione. Nei guai sono finiti il direttore del deposito, 3 addetti della sala controllo e il capo piazzalista, i gestori di 13 distributori in tutta le Toscana e 6 autotrasportatori delle società Check Service e Meritrans. Perquisito e sigillato anche il distributore Total di viale Democrazia alle 4.30 di ieri mattina; il titolare Pieroni è agli arresti domiciliari, ma, rispetto agli altri indagati, avrebbe avuto un ruolo marginale. A lui non è imputabile il reato di associazione a delinquere, ha specificato l’avvocato Umberto Zangani, ma l’accusa in questo caso è di ricettazione in concorso. Tutto nasce nel 2009 quando gli agenti della stradale fermano un autotrasportatore e si accorgono di scarichi di benzina e gasolio irregolari. Ruolo chiave nell’indagine, che ha coinvolto oltre 100 uomini, la hanno le intercettazioni telefoniche che rendono più chiara la dinamica. Il furto di carburante avviene con la complicità dei dipendenti del deposito labronico e dei camionisti; il materiale agli impianti veniva erogato manomettendo il conta litri.