”Google Italia trattava i dati contenuti nel video caricati sulla piattaforma di Google Video e ne era quindi responsabile perlomeno ai fini della legge sulla privacy”.
E’ quanto si legge nelle motivazioni della sentenza con la quale il 24 febbraio scorso il giudice monocratico Oscar Magi ha condannato tre manager di Google a 6 mesi per violazione della legge sulla privacy in relazione ad un video del 2006 nel quale un minore autistico di Torino veniva vessato dai compagni. Per il giudice milanese, soprattutto, l’informazione sulla privacy del motore di ricerca era carente e inefficace. ”L’informativa sulla privacy -scrive infatti nelle motivazioni Oscar Magi- era del tutto carente o comunque talmente nascosta nelle condizioni generali di contratto da risultare assolutamente inefficace per i fini previsti dalla legge”. “In particolare deve ritenersi che il reato nel caso in questione sia stato sicuramente commesso anche all’estero”, aggiunge il giudice Magi. “Non vi e’ dubbio -precisa il giudice- che per lo meno parte del trattamento dei dati immessi a Torino sia avvenuto fuori dall’Italia, in particolare negli Usa, luogo dove hanno indubitabilmente sede i server di proprieta’ di Google inc”.