Pare che questa volta la collaborazione fra Apt e Biennale, sia partita in tempo di modo che quest’ultima abbia ricadute economiche rilevanti. Ad affermarlo è Tarantino, che enumera i luoghi in cui, tra testate giornalistiche, fiere nazionali ed internazionali, grandi centri commerciali, la provincia di Massa-Carrara, è stata sponsorizzata e con lei, la Biennale appunto. L’intento del direttore dell’Agenzia di Promozione Turistica è quello di puntare a vendere un prodotto appetibile anche per le mezze stagioni; la provincia insomma dovrebbe risultare luogo adatto per trascorrere qualche giorno, magari un week-end, per approfittare dei primi caldi, oppure degli ultimi raggi di sole autunnali. Anche per questo la Biennale cadrebbe a pennello, visto che quest’anno si svolgerà da Giugno ad Ottobre. E se secondo Tarantino si sarebbe partiti per tempo, d’accordo è anche il curatore Cavallucci che comunque, si prodiga a non creare illusioni e, seppur sia stabile in città da diversi mesi, parla di tempi: quelli organizzativi insomma sarebbero quelli che sono, e per rendere la mostra carrarese veramente internazionale necessiterebbero anni di lavoro… Anche se l’aeroporto di Pisa si trova a soli 50 chilometri la città sarebbe lontana e non si potrebbe sperare in un turista che da fuori zone limitrofe decida di partirsene per venire proprio qui. È allora sulla Toscana e sulle città liguri ed emiliane che bisognerà puntare, grandi pagine su quotidiani nazionali costerebbero troppo, migliaia di euro che non ci sono: 15 mila per pubblicizzare l’evento un solo giorno su Repubblica sarebbero improponibili e, forse, servirebbe a poco. Altro neo si sa, la mancanza di strutture alberghiere, anche se l’Hotel Michelangelo aprirà i battenti il 23 aprile, non può certo essere sufficiente. E allora si pensa di trovare un accordo con Massa, pubblicizzare i suoi alberghi e, magari, cercare un accordo economico con gli albergatori. Gli spunti di consiglieri e assessore non si fanno attendere: pubblicizzare l’evento tramite facebook, a proporlo è Musetti: con pochi soldi si raggiungerebbero le fasce interessate; fare pubblicità in tutti gli alberghi e proporre un pacchetto ai croceristi, suggerisce Traversi; infine, vendere interviste degli artisti ai giornali, come si fece con Con_vivere, ma l’idea dell’assessore Bernardini non convince più di tanto Cavallucci … gli artisti non sono filosofi, parlano poco e poi, anche a chi ama l’arte interesserebbe meno leggere ciò che ha da dire qualcuno che solitamente si esprime visivamente. Stiamo a vedere quel che succederà fra due mesi, molti i nomi altisonanti previsti e tanti i soldi spesi, nella speranza che, finalmente questa biennale tornasse ad essere quella di un tempo … non resta che da incrociare le dita.