Il tatto, uno dei cinque sensi, capace di svelare ancora più profondamente il senso e il sentimento che le mani dell’artista hanno consegnato all’opera. E se così è, quest’ultima custodisce allora una quintessenza che in pochi sono ancora in grado di cogliere. E così il Cristo Rivelato,  reinterpretazione del famoso Cristo Velato di Napoli, conserva nel nome il suo doppio significato: “velato per la seconda volta” e “svelato ai non vedenti”. Il progetto mira dunque a diffondere maggiore coscienza di quanto l’arte sia patrimonio dell’umanità, e in quanto tale debba poter essere fruita da ognuno secondo le proprie possibilità. L’opera è stata realizzata con il supporto dell’artigiano Michele Monfroni, all’interno del suo laboratorio di via Codena a Carrara e per la sua valenza socio-culturale il progetto ha ottenuto il patrocinio della provincia di Bologna e del Museo Tattile Statale Omero di Ancona.