Sono proprio tutti d’accordo questa volta: a Carrara qualcosa non va, i cittadini si sentono progressivamente privati degli spazi comuni, così come di monumenti storici nei quali si riconoscono: una sinergia tra realtà apparentemente molto diverse che non si vedeva da tempo. “Finalmente i vari comitati che operano sul territorio, le associazioni ambientaliste e ricreative hanno deciso di incontrarsi su una questione centrale che è quella degli spazi”, afferma Alessandra D’Aietti della Fiab “Ruota Libera apuo-lunense”, “gli spazi in questa città stanno mano a mano scomparendo, o perché in degrado, o perché chiusi o ancora perché a rischio crollo, mentre si tratta di luoghi dei quali dovremmo poter fruire tutti noi come cittadini”. E così anche il tradizionale “Spremio” di Italia Nostra, quest’anno sarà vissuto da buona parte della collettività: “Questo ci onora”, è il commento del Presidente Mario Venutelli, “perché pensavamo di essere i soli a continuare a lottare per la nostra città e invece non è così, tanto che quella del 10 aprile si farà una manifestazione corale, portata avanti da persone eterogenee e dalle appartenenze politiche diverse”. E se il 10 aprile segna la data della liberazione di Carrara, il coordinamento che scenderà in piazza ha voluto dare all’evento un preciso significato, proprio quello di “resistenza”, o per meglio dire, di “ri-esistenza”, per far sì che Carrara torni ad essere una civitas: non un luogo dell’abitare ma del vivere e dell’incontrarsi. Una via crucis laica allora, che partirà alle 15 da un luogo simbolo della città: il Politeama. Ma molte altre saranno le stazioni davanti alle quali i manifestanti intendono sostare: dalla piscina, alla scuola del marmo, alla ferrovia marmifera, dai ponti storici, al mercato coperto, alla casa dello studente, al Centro Underground a Piazza D’Armi, dove i cani non possono più entrare ed i bambini attendono da 6 anni uno spazio in cui poter giocare: qui, in chiusura, verrà inoltre organizzato un concerto aperto a tutti. Il corteo poi, nel suo girovagare,  non mancherà di far tappa a Palazzo Comunale, per consegnare il “prestigioso” Attila Flagellum Civitatis. “Ci spiace che qualcuno se la posso prendere per l’attribuzione, per il 2° anno, al Comune di Carrara”, afferma Venutelli, “noi lo facciamo gogliardicamente e spinti dalle ragioni del cuore perché vogliamo ri-animare, ri-amare questa città, una città che deve tornare ad essere  sommatoria dei segni dell’esistenza umana e non semplicemente una somma di case”.