Duro l’intervento dell’IMM di Marina di Carrara nei confronti di Assindustria che avrebbe preteso di assegnare all’azienda ruoli che non solo già le apparterrebbero ma che ritiene di avere svolto correttamente nel corso degli ultimi trent’anni. Dopo mesi di silenzio, anche in presenza di interventi da lei giudicati improponibili la società afferma che sarebbe ormai impossibile seguitare in tal senso. “L’IMM è, e resta, una società pubblico/privata costituita da enti, banche e privati”, afferma l’azienda, “che ha come scopo statutario la promozione del marmo ed ha sempre svolto questo compito sia in autonomia, sia con un ruolo di supporto ad altri soggetti, con discrezione e senza invadere i campi altrui”. Se tutto questo varrebbe anche per l’agire dell’Associazione provinciale degli Industriali che autonomamente sceglie aggregazioni e strategie associative, nello stesso tempo quest’ultima non rappresenterebbe certo l’azionista di maggioranza dell’Internazionale Marmi e Macchine cui invece spetterebbe la responsabilità di definire gli indirizzi e le strategie della società nell’interesse di tutti gli attori del territorio. “È con questo spirito”, prosegue il comunicato, “che l’IMM ha costruito nel mondo rapporti con Organismi e strutture internazionali ed europee, fondamentali per la ricerca scientifica, la normativa, la formazione, la promozione tecnica e culturale della pietra, e mantenendo a proprie spese rapporti con associazioni territoriali conquistando un ruolo di interlocutore serio e concreto oltre che tecnicamente e scientificamente affidabile”. In ragione di ciò, e di competenze che sarebbero universalmente riconosciute, l’azienda sottolinea di non aver bisogno di rassicurazioni quotidiane sul proprio ruolo da parte di altri che non siano gli Azionisti: per questo dichiara che, pur essendo associata ad Assindustria dovrà riconsiderare la propria posizione all’interno dell’Associazione. “Con l’occasione”, chiude secco il comunicato, “il direttore Mazzanti, desidera tranquillizzare, una volta per tutte, quello dell’Associazione Industriali: ogni mattina, quando entriamo nella nostra sede sappiamo perfettamente che cosa fare e come farlo, con le competenze che abbiamo maturato e i ruoli che ci sono riconosciuti: ci aspetteremmo identico atteggiamento anche da tutti i nostri interlocutori”.