Costruire un ponte con tutte le donne della città, in particolare con le donne straniere che hanno maggiori difficoltà ad integrarsi: questo è l’obiettivo di tutte le iniziative messe in campo dal comune di Massa in occasione della festa della donna. Non a caso il tema scelto è Donna, dialogo, intercultura, scritto più volte e in diverse lingue all’interno del simbolo del genere femminile rappresentato sul manifesto che verrà affisso in città e sulle brochure realizzati da Giovanna Dell’Amico. Sul retro anche un verso poetico di Nedda Mariotti, tradotto nelle lingue più parlate: italiano naturalmente, inglese, spagnolo, portoghese, russo, tedesco, arabo, cinese. Il calendario delle iniziative è stato messo a punto dalle assessore del comune, ossia al sociale e pari opportunità Gabriella Gabrielli, al turismo e cultura Carmen Menchini, all’innovazione tecnologica Lina Coppa e dalla delegata alla memoria e ai rapporti istituzionali Elena Emma Cordoni. Ogni assessorato ha fatto la sua parte e promosso le iniziative di propria competenza. Si parte domani, 6 marzo alle 18, con la presentazione di “Dita di Dama” di Chiara Ingrao alla libreria Artemisia, un libro sul lavoro femminile nelle fabbriche. Lunedì 8 dalle 10.15, alla casa delle culture l’Associazione culturale teatro Colombre, compagnia di sole donne, metterà in scena lo spettacolo per bambini “La luna di giorno”. Il 12 marzo dalle 10, in occasione del decennale, in galleria Leonardo Da Vinci sarà aperto al pubblico il centro di socializzazione Auto-Aiuto Mutuo-Aiuto Psichiatrico. E ancora il 12 alle 16 in sala consiliare si terrà la Conferenza “Donne e Immigrazione” con professori dell’università di Firenze in collaborazione con Croce Rossa. Il 20 marzo al Teatro dei Servi lo spettacolo di danza orientale seguirà la presentazione de “La poesia della danza del ventre come voce dell’archetipo femminile”. Infine, il 23 alle 16,30 al nuovo centro Pass in via Fantoni, presto attivo, prenderà il via un corso di formazione ed alfabetizzazione informatica; iniziativa che rientra nel progetto regionale “Una carezza virtuale” per insegnare alla donne immigrate l’uso del computer e soprattutto delle video chiamate tramite internet grazie alla quali potranno rimanere in contatto con i familiari rimasti nel paese d’origine. L’ampio programma si chiuderà il 25 marzo con l’ultima delle tre proiezioni di film che trattano il tema dell’immigrazione; la rassegna cinematografica in collaborazione con il circolo Palomar, si terrà ad ingresso gratuito al teatro dei Servi.