25-22; 25-19; 25-15. Questi i parziali di gara che da soli commentano una partita iniziata male e finita peggio. Una Quasar fallosa e poco lucida che cede nettamente ad Isernia. Bravo l’Isernia, a capirne l’importanza della posta in palio. Tutto il contrario, ovviamente, si può dire dei giocatori della Quasar che, dopo la disarmante sconfitta casalinga con Gioia, non trovano l’acuto neppure ad Isernia fallendo anche la seconda delle sette finali a loro disposizione per risalire una classifica sempre più deludente. Una prova accettabile solo nella prima metà del primo set e poi assolutamente insufficiente. Tanti errori al servizio, poca, forse sarebbe meglio dire nulla, presenza a muro. Una sconfitta su cui riflettere ma nella quale è davvero difficile trovare qualcosa da salvare, come lo stesso presidente Italo Vullo ha commentato. Nel primo set Quasar in campo con Torre e Rodrigues in diagonale, Faccioli e Ivanov al centro, Bertoli e Spescha di banda, Prandi libero. Prime fasi di gioco molto equilibrate e Massa pienamente in gara. La squadra di Cretu al primo tempo tecnico era sopra di uno (7-8). L’equilibrio non si spezzava neppure alla ripresa del gioco, squadre sul 13-13 e poi minibreak dei ragazzi di casa (16-14). Il break importante dei padroni di casa arriva con Isernia che non molla e Massa, troppo fallosa al servizio e poco lucida nei momenti importanti. Il set si chiude quindi a 22. Nel secondo parziale ancora equilibrio in apertura di secondo parziale (3-3) ma ancora Isernia a piazzare per prima il minibreak (8-6), a mantenerlo fino al 12-10 ed a incrementarlo al secondo tempo tecnico (16-12). La Quasar prova a reagire ma non ci riesce e così i padroni di casa strappano sul 20-14 e poi 23-18 fino alla chiusura a 19. Nel terzo set è ancora e sempre più Isernia. Il risultato finale 25 15 si commenta da solo.