La prima e la seconda sentenza del Tar, entrambe contro l’Ato, l’una della Geal e l’altra del Comune di Lucca, concludono entrambe dichiarando l’affidamento illegittimo a Gaia: tutte e due le sentenze preciserebbero che quest’ultimo sarebbe stato modificato con una nuova delibera nel 2007. “È chiaro quindi”, afferma la società in un comunicato, “che la sentenza non ha nessun effetto sulla successiva delibera del 2007, con la quale l’ATO ha trasformato l’affidamento da società mista a società interamente pubblica o in house e che, di conseguenza, non si apre nessuna incertezza relativa alla legittimità e al diritto alla continuità dell’affidamento della gestione del servizio idrico da parte di Gaia spa”. Dopo la polemica sollevata dall’amministratore delegato e dal Presidente della Geal inoltre, Gaia tiene a sottolineare un ulteriore aspetto: “Per queste sentenze, l’affidamento a Geal viene meno al momento dell’affidamento del Servizio Idrico Integrato, e comunque al massimo per il 31 dicembre 2011. A noi sembra”, conclude il comunicato, “che queste valutazioni chiudano ogni incertezza sul futuro dell’assetto dei servizi idrici. Finalmente, con il beneficio di tutti gli utenti, si potrà avere un gestore unico su tutto il territorio dell’ATO, che sceglierà il socio privato con una gara ad evidenza pubblica, così come prevedono le nuove disposizioni di legge”.