Approvato nella scorsa seduta del consiglio comunale la variante urbanistica per l’ampliamento del Pignone; via i campi da calcio, spazio all’industria. Il nuovo Pignone, dunque, si allarga e assume; e si parla già di 180 nuovi posti di lavoro. Il consiglio comunale ha dato il via libera alla variante urbanistica al piano regolatore consentendo così al Nuovo Pignone di ampliare la sua area in un terreno fino ad ora destinato a zone sportive e verde pubblico. Un ampliamento motivato dal sindaco di massa Roberto Pucci dalle nuove assunzioni promesse dalla società e che ha visto concorde maggioranza e opposizione. Scettico Osvaldo Manfredi del sindacato del Pignone. Uno scetticismo derivante, ha spiegato lo stesso Manfredi, dalla politica utilizzata in questi anni dalla stessa società. Da anni infatti, il Pgnone, esternalizza al massimo le attività affidandosi quindi ad aziende esterne a cui vengono appaltate sempre più consistenti parti della produzione. Nonostante lo scetticismo e la preoccupazione dei sindacati, resta positivo, specie in un momento di grossa crisi, che il Pignone abbia deciso di investire risorse sul territorio allargandosi, confermando così di essere una delle poche realtà produttive a non aver avuto bisogno della cassa integrazione per i suoi circa 300 dipendenti. Gli stessi rappresentanti sindacali comunque, scetticismo a parte, riconoscono nella azienda Pignone una grande risorsa per il territorio e il merito di essere riusciti a dirimersi all’interno del grave momento in atto. Gli spazi che verranno sacrificati saranno: il campo da calcio realizzato dal Cral aziendale e gli spazi annessi. L’area prima qualificata come zona verde pubblica e sportiva è diventata a destinazione industrie manifatturiere in genere modificando quindi gli standard dell’intera zona industriale.