Il sindaco di Massa Roberto Pucci fa un grande regalo ai prossimi amministratori comunali, risanando il debito storico De Bartolomeis, risalente agli anni ’80. Il consiglio comunale di Massa ha infatti approvato, nell’ultima seduta, la variazione di bilancio che permette di trovare  i 2,35 milioni di euro con i quali verrà coperto, assieme a Carrara, il super debito accumulato nel tempo a seguito del contenzioso sulla gestione provvisoria dell’impianto di recupero dei rifiuti del Cermec, commissionato alla De Bartolomeis Spa, ma mai collaudato per impedimento dello stesso Comune di Massa. Di questi 2,35 milioni di euro, 1,8 sono a carico di Massa e 520 mila euro di Carrara; Massa si ritrova già versati prima della transazione 670 mila euro e dunque ne rimangono da versare 1 milione e 100 mila euro: l’accordo prevede che 680 mila siano trovati quest’anno e i restanti 440 mila l’anno prossimo. La discussione in consiglio, per stabilire se fosse giusto o meno pagare questo debito, è durata ore; il sindaco ha rimarcato il fatto che “non ci potranno essere altri appelli,  perchè il comune è soccombente e ci sono delle sentenze; soldi che vanno dati oggi_ ha rimarcato Pucci_ perchè il debito non cresca”. È grazie ad un bilancio “sano” e approvato entro lo scorso dicembre, che il comune di Massa ha potuto permettersi questa variazione che comunque, per usare parole dell’assessore alle finanze Alessandro Volpi, “non ci voleva proprio”: i 680 mila euro che servono adesso, ha spiegato Volpi, sono stati recuperati dagli oneri per le liti pendenti, dagli oneri di gestione delle farmacie, dalle spese legali (100 mila euro) e dal fondo di riserva (149 mila euro); un’operazione dunque tutta sulla spesa corrente. Al momento della votazione il PD ha dichiarato di non voler partecipare per mancanza di atti e di certezze; il PdL si è astenuto e la maggioranza ha votato con 23 presenti favorevoli la variazione per il risanamento. Si chiude così una storia vecchia che vantò a suo tempo un contenzioso civile e un processo penale con il sindaco Barbaresi e la sua giunta, accusati di abuso d’ufficio. Il tribunale di Massa, con diverse sentenze, stabilì negli anni che il comune di Massa era debitore per diversi capitoli tra cui il mancato pagamento dello smaltimento dei rifiuti, che furono pesati e per i quali ci sono fatture e bolli di un valore attuale di oltre 3,7 milioni di euro e la mancata costruzione dei forni inceneritori, per cui però ancora non è stata aperta una causa. Tutto avvenne quando i Comuni di Massa e di Carrara decisero di affidare alla De Bartolomeis il potenziamento dell’impianto di trattamento Rsu e l’adeguamento dell’inceneritore. L’impianto di trattamento venne terminato nel 1987, mentre l’inceneritore rimase inattivo e dopo l’incidente Farmoplant, venne totalmente smantellato. Nel 1995, il Comune di Massa  decise di recedere unilateralmente dal contratto e da lì partì l’annoso contenzioso. Oggi, sotto la giunta Pucci, Massa sembra cancellare con un colpo di spugna il problema, raggiungendo la transazione.