Difendere l’Ape Ligustica Italiana – Sentinella del Territorio, Regina della Biodiversità, è una delle priorità dell’assessorato alle attività produttive del comune di Massa, pronto ad accogliere le richieste della Federazione Apicoltori Italiana e degli Allevatori Regine Ligustiche Ecotipo Alpi Apuane. Si parlerà della tutela dell’ape regina sabato 20 febbraio, a partire dalle 9,30 ad un convegno alla sala conferenze dell’albergo di San Carlo; si tratta del terzo convegno apistico nazionale promosso dal comune di Massa assieme alle due associazioni. Lo scorso anno, il convegno ha portato all’ordinanza del comune di Massa, datata 29 settembre, in cui si vieta l’importo e l’allevamento nel territorio della Valle del Frigido e nei paesi a monte, di specie di api diverse dalla ligustica. Il problema infatti sta proprio nel contagio dell’ape italiana con altre perché le nostre api, ci spiega Francesco Mussi, allevatore da 58 anni, sono abituate ad inverni lunghi ed umidi, poche fioriture ed hanno imparato a resistere alle malattie della zona. Ma le api importate si portano dietro nuovi virus, come già successo: hanno combattuto due patologie in 15 anni ed ora sono alle prese con una dalla Somalia ed una del Nord Asiatico. Virus che hanno fatto scomparire il 50% di alveari, pari a 600 mila api. Le attuali normative sembrano inadeguate a limitare importazioni, i controlli genetici e sanitari non sono sufficienti e sono parecchi gli apicoltori che acquistano regine di provenienza estera perché costano meno e si trovano in ogni periodo dell’anno. Ma il comune di Massa da solo non può più fare molto, ha dichiarato l’assessore Luigi Della Pina, serve l’aiuto, soprattutto economico, di organi superiori, come la Regione Toscana che già considera l’ape ligustica specie protetta.