“In un comune come quello di Carrara, dove anche ciò che è deciso all’unanimità può non essere attuato, tutto è possibile”, afferma Laquidara ricordando come, 11 anni fa il Consiglio avesse stabilito con voto unanime di trasmettere integralmente le sue sedute e come la cosa non abbia però avuto alcun seguito. “E’ possibile dunque”, prosegue il consigliere, “che anche le iniziative volte all’approfondimento della figura e dell’opera di Bettino Craxi non siano mai realizzate”. Secondo Laquidara il Pdl avrebbe avuto diritto di precedenza nel presentare la mozione, e questa sarebbe stata lasciata ai socialisti solo nell’ottica di dar vita ad un confronto sano e costruttivo. E il consigliere sottolinea: “per poterlo fare non ci è costato più di tanto concedere un po’ di visibilità a chi aveva in questo frangente le nostre stesse intenzioni”. Ma ciò che lo stupisce maggiormente sarebbe l’atteggiamento tenuto dal Pd che Laquidara definisce illogico e strumentale. “Il rifiuto del Partito Democratico di approfondire l’argomento scandalizzerebbe chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale”, afferma, “poiché nessuno vuole santificare Craxi, ma semplicemente avviare un momento di riflessione e di chiarificazione su di una vicenda il cui epilogo ha lasciato molti interrogativi inquietanti”. Se Craxi riconobbe i suoi errori e chiese agli altri di fare altrettanto, e ciò non avvenne, secondo Laquidara, la colpa sarebbe imputabile all’assoluta assenza di onestà morale e intellettuale da parti degli “altri”. Così come l’incremento del debito pubblico che molti gli imputano sarebbe in gran parte dovuto ad impegni scellerati presi da governi precedenti. “Ma forse è per impedire che tutte queste cose vengano a galla e che molti ne vengano a conoscenza”, soggiunge Laquidara, “che il PD vuole evitare anche di discuterle”.