La Regione Toscana ha siglato oggi tre accordi per ridurre la produzione di scarti e promuovere l’utilizzo delle materie derivate dalle raccolte differenziate, in particolare la plastica e il compost. Il primo riguarda la riduzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata nella grande distribuzione organizzata. Il secondo accordo riguarda  il miglioramento e l’incremento del riciclaggio di materie plastiche e infine, firmato l’accordo per lo sviluppo dell’impiego del compost di qualità. Le tre firme per la Regione Toscana sono state messe dall’assessore regionale all’energia e all’ambiente, Anna Rita Bramerini.  «Si tratta – spiega ha spiegato l’assessore– di tre accordi ugualmente importanti, che mirano a ottimizzare il ciclo dei rifiuti, chiudendo il cerchio e puntando decisamente sul riciclo, un aspetto che è fondamentale considerare strategico. Per governare il sistema serve passare dalla raccolta differenziata al riciclo: di qui la necessità di coinvolgere ciascuno dei numerosi attori che oggi hanno sottoscritto intese con noi.»
In Toscana ogni anno vengono raccolte, selezionandole, oltre 30.000 tonnellate di plastica, per le quali i Comuni ricevono circa 250 euro a tonnellata. L’accordo sottoscritto oggi, valido per due anni, prevede il riuso del plasmix, cioè della miscela composta dalle plastiche meno pregiate.
La produzione regionale di compost di qualità in Toscana si attesta invece sulle 60.000 tonnellate l’anno. Derivano dal trattamento di scarti verdi e biologici che  rappresentano un terzo di tutti i rifiuti urbani. Con una raccolta differenziata più spinta la produzione di compost di qualità potrebbe raddoppiare. Secondo l’accordo biennale sottoscritto oggi, tutti gli enti pubblici dovranno utilizzare il compost per concimare parchi e spazi verdi. In questo modo non soltanto si ridurrà la quantità di rifiuti da smaltire, ma anche l’uso dei fertilizzanti chimici.