E’ stata chiusa la Moschea sorta illegalmente all’interno di uno stabile di proprieta’ del Comune di Carrara in un quartiere di Marina. La moschea si era insediata all’interno di un centro di accoglienza per immigrati, costruito negli anni 90, chiamato “casa dei diritti e delle culture” che nel tempo era stato utilizzato impropriamente da centinaia di cittadini islamici come luogo di culto. Le prime verifiche sono state effettuate della Commissione consiliare di Controllo e Garanzia, presieduta dal consigliere de la Destra Gianni Musetti. Il consigliere aveva sollevato il caso in Commissione di Controllo e Garanzia, durante l’esame del patrimonio immobiliare del Comune di Carrara, dove si era riscontrato che la moschea non era mai stata autorizzata da nessun ufficio né tantomeno era mai stato data in comodato d’uso a nessuna associazione islamica o  riconducibile ad ambienti religiosi di quel genere. Musetti aveva poi scritto e sollecitato l’intervento dell’Assessorato al sociale, titolare dell’immobile che subito si era attivato per recuperare le stanze occupate abusivamente. L’Assessore al Sociale del Comune Massimiliano Benardi conferma infatti  che il centro non era idoneo a luogo di culto, né ad ospitare centinaia di persone, per problemi igienico-sanitari. L’Amministrazione dichiara di aver intrapreso un percorso con il capo spirituale della comunita’ islamica per allontanare i fedeli dalla “casa dei diritti e delle culture” e trovargli un’altra sistemazione. Pare che un immobile questa volta di proprieta’ privata, in una zona vicino Carrara, sia gia’ stato affittato dalla comunita’ islamica per accogliere la Moschea. E così venerdì scorso gli occupanti hanno riconsegnato le chiavi all’Assessore Bernardi liberando definitivamente l’immobile . Ora possiamo cantare vittoria. Conclude Musetti- e dirci finalmente soddisfatti del nostro operato e di una nostra battaglia portata a buon fine.