A causa dei danni provocati dall’alluvione molti carichi di scaglie scure e scogliere sono stati destinati al ripascimento di Marina di Massa e del pisano. Sos Carrara sostiene di aver visto, soltanto il 24 dicembre, 16 camion scortati dalla Polizia municipale, ma che esclusivamente di questi e di quelli delle ore successive, risulterebbe la registrazione da parte della pesa. Nei giorni seguenti invece, ci sarebbe stato comunque un considerevole traffico, ma nemmeno una segnalazione. “Oggi abbiamo telefonato alla pesa”, assicura il comitato, “ma ci hanno risposto di non aver registrato alcun carico, nonostante i camion viaggiassero a ruota libera, senza scorta della Polizia municipale”. Gli aderenti ad Sos Carrara sottolineano di non avere nulla in contrario sulla necessità degli interventi di urgenza, ma di non poter accettare di essere ulteriormente avvelenati senza avere niente in cambio, per di più facendo ancora un regalo agli industriali delle cave. “Ribadiamo che i gettoni di presenza che la Commissione comunale Marmo si aggiudica”, accusano, “sono del tutto illegittimi se non si assicurano i necessari controlli, mentre privati cittadini vigilano gratuitamente su quello che succede al monte e in città. Anche la ASL, che dovrebbe occuparsi della salute della popolazione, si nasconde dietro un paravento non prendendo alcuna decisione risolutiva, e intanto si registrano ulteriori sforamenti dei limiti del PM10”. Ciò che il comitato tiene maggiormente a stigmatizzare sono i continui condoni che sarebbero concessi agli industriali, mentre le tasse verrebbero regolarmente pretese dai comuni cittadini.  “Vogliamo avere da Lei, signor sindaco, che di tutto questo ha una responsabilità legale”, conclude il comunicato, “una sollecita risposta, in termini di legge”.