Migliora l’allerta meteo su tutta la Regione Toscana. AL 31 dicembre i dati per fronteggiare l’emergenza parlavano di uno spiegamento di forze solido e compatto costituito da volontari, vigili del fuoco, forze dell’ordine, esercito e Anas. E’ stato grande il lavoro della squadra regionale che fa capo alla protezione civile, basti vedere qualche numero: sono stati 42mila i sacchi di sabbia posizionati a difesa sulla riva per arginare la piena del lago di Massaciuccoli, 100 i mezzi coinvolti tra anfibi, barche e camion e 600 gli uomini al lavoro. Oggi le notizie sono confortanti: alla mezzanotte di questa sera cessa l’allerta meteo scattata tra il 29 e il 30 dicembre e porterà con sè un lento e graduale miglioramento su tutta la regione. Sono confortanti i dati raccolti dalla sala operativa regionale della Protezione civile: cala il livello dei fiumi tanto che, per il Serchio, è stato soppresso il servizio di piena che era stato attivato nei giorni scorsi. In provincia di Massa Carrara, le abbondanti piogge hanno causato alcune frane che hanno interrotto tratti di strada, ma non hanno provocato seri danni e ad oggi sono sotto controllo. Rassicuranti anche i livelli di acqua dei corsi d’acqua nelle province di Arezzo e Grosseto. Non destano particolari preoccupazioni neppure le condizioni dei mari. Le situazioni di maggiore criticità permangono nelle province di Lucca e Pisa, che nei giorni scorsi sono state interessate da esondazioni e frane. Dalla regione sono in arrivo i primi finanziamenti e misure straordinarie di sostegno al reddito dei lavoratori delle le imprese colpite dall’alluvione. E’ previsto, infine, un tavolo di lavoro con la Provincia di Pisa e le parti sociali. E’ soddisfatto del lavoro fatto l’assessore alla protezione civile, Marco Betti, che – oltre a ringraziare quanti si sono impegnati per gestire l’emergenza – ha sottolineato l’impegno della Regione Toscana che ha investito risorse per la sicurezza complessiva del territorio: “Abbiamo destinato 4 milioni di euro per gli interventi necessari e straordinari, ed altri 50 milioni anticipando gli investimenti per la difesa del suolo, dichiara Betti, a questo punto è necessario che anche il Governo nazionale faccia la sua parte”.