“Scambiare la coerenza di chi fa legittimamente Sindacato, per intransigenza, oltranzismo o irresponsabilità è un metodo che certamente non persegue l’interesse dei Lavoratori”, è questa la risposta di Alessio Castelli, segretario provinciale della Fiom, alle accuse rivoltegli da Fim e Uilm, in merito alla conclusione del referendum svoltosi la scorsa settima al cantiere di Marina di Carrara. “Come Sindacati abbiamo indetto scioperi, presidi, abbiamo manifestato e chiesto sacrifici per degli obbiettivi che erano di Garanzia, due su tutti, l’Assetto Societario Pubblico, unico possibile per la continuità nella Cantieristica Navale e conseguentemente l’acquisizione certa di carichi di lavoro, possibili solo se fosse stato rimosso il cartello VENDESI da NCA: queste due condizioni NON ci SONO”. Se varo e bozza del documento proposto dal Governo sono stati accettati dai lavoratori, la Fiom sostiene di rispettare una soluzione cui si sarebbe giunti democraticamente ma, contemporaneamente, accusa le altre due sigle sindacali di aver disatteso l’accordo preso unitariamente in sede nazionale. Su tutta la vicenda si sarebbero inoltre espressi tanti autorevoli soggetti, chi per spostare la responsabilità delle scelte, chi per elogiare questo o quel soggetto. Per la Fiom i fatti sarebbero invece straordinariamente chiari: le responsabilità resterebbero del Governo, e ciò che è stato ottenuto frutto di un tavolo, troppo spesso negato e conquistato esclusivamente grazie alle lotte intraprese dai Lavoratori. Perplessità infine da parte del sindacato riguardo ad un assoluto silenzio di fronte alle dichiarazioni del Ministro Scajola, secondo il quale il cantiere produrrebbe deficit di bilancio pesando sulle casse dello Stato. “Malgrado una simile lettura il Governo decide di ripianare ancora una volta le perdite di Nca”, afferma Castelli, “e tutto ciò, senza mettere in discussione una Dirigenza che da anni ottiene risultati negativi: a questo punto”, conclude, “se l’obbiettivo di tutti resta quello della messa in sicurezza di NCA, sarebbe invece opportuno che, insieme ai Lavoratori si rifletta sui perché”.