anagrafe“La cosa non ci sconvolge”, affermano il radicali di Carrara di fronte al voto contrario dei Capigruppo a costituire un’Anagrafe Pubblica degli eletti, in quanto sostengono che una posizione di questo tipo sarebbe stata del tutto prevedibile. Di contro però chiedono quali siano le ragioni che hanno portato ad una simile scelta: “azzardando una prima ipotesi, possiamo interpretare questo voto come un tentativo di salvaguardia della privacy”, affermano, “ma l’Anagrafe pubblica degli eletti non prevede la pubblicazione degli interessi privati, dei nostri amministratori, in quanto l’obiettivo è semplicemente quello di conoscerne l’operato attraverso la valutazione dei loro atti amministrativi, e non dei loro redditi”. Alla luce di ciò il gruppo polemizza chiedendosi se effettivamente non si sia compreso di quali informazioni pubbliche si chieda la diffusione, oppure se realmente non si gradisca che queste informazioni vengano diffuse. “Per la prima ipotesi, siamo disponibili a dare qualsiasi spiegazione, per la seconda ipotesi, siamo noi, a chiedere spiegazioni”, prosegue il comunicato, “il dubbio nasce spontaneo, rifiutano la diffusione dei dati relativi al loro operato perchè è poco? Perchè è di scarsa qualità? Perchè hanno paura di confermare la teoria di Brunetta? Ci limitiamo a queste ipotesi”, concludono, “perchè siamo certi dell’onestà dei nostri amministratori e non la mettiamo in dubbio, ma gradiremmo comunque qualche spiegazione”.