Babbo Natale in arrivo, i più piccoli in fibrillazione, i genitori in ansia alla ricerca del regalo migliore. Per loro, e per gli amanti della matematica applicata agli argomenti più bizzarri, arriva dal Regno Unito la formula per il regalo perfetto. L’autore è il dottor Cliff Arnall, lo psicologo dell’università britannica noto nel campo delle ricerche improbabili come, ad esempio, aver individuato nel 20 di giugno il giorno più felice dell’anno, e nel terzo lunedì del mese di gennaio quello più triste. L’idea della formula del regalo perfetto è stata suggerita a Cliff Arnall dall’azienda di giochi inglese che, preoccupata quest’anno dalla pressione sulle finanze dei genitori, avrebbe voluto avere uno strumento per dimostrare loro che l’acquisto di un gioco rispetto ad un altro può rappresentare non solo una sorpresa natalizia, ma un divertimento a lunga durata permettendo, così, un discreto risparmio. Da qui l’improbabile calcolo che unisce ben sei variabili. Innanzi tutto c’è da stabilire con un voto dall’uno al cinque se l’oggetto permette al piccolo di giocare da solo (variabile Pi), di giocare con gli altri (Po), di stimolare la sua creatività (Cr), di sviluppare l’interazione sociale (S), se il gioco è pratico nel trasporto (U) e se può essere passato anche ai fratelli più piccoli (H). A questo punto, bisogna sommare le sei variabili all’incognita derivante dalla moltiplicazione tra le ore che dedicherà il bambino al nuovo giocattolo e i presunti mesi di utilizzo; quindi, in ultimo, dividerlo per la radice quadrata del costo dell’oggetto in questione. Un calcolo avvincente e curioso ma, probabilmente, meglio confidare sul gusto personale; le sensazioni, le emozioni e il natale non sono frutto di una equazione matematica.