SI RENDE colpevole di omissione di soccorso e in cinque minuti finisce in manette. Operazione-lampo della Polizia Stradale di Pontremoli diretta dall’Ispettore Capo Gian Luigi De Padova, che nella serata di venerdì scorso ha risolto immediatamente un’intricata situazione.
Ore 21,30 circa, al chilometro 97 dell’autostrada della Cisa, corsia Sud, all’altezza di Stadano, località nel comune di Aulla, ha luogo un incidente stradale.
Il conducente di una Peugeot (che rimane illeso), per cause ancora da accertare, perde il controllo della vettura, ed è leggermente tamponato dall’auto che la segue a breve distanza. Si tratta di un’Audi A 3 guidata da una donna di Pontremoli, M. F., quarantacinque anni. L’impatto come detto è abbastanza morbido. Nessuna conseguenza nell’immediatezza. Pochi secondi dopo però, sopraggiunge un autoarticolato che centra l’Audi, danneggiandola seriamente nella struttura, e, fortunatamente, procurando contusioni non gravi alla donna: saranno giudicate poi guaribili in tre giorni presso il nosocomio pontremolese.
Ma la situazione ha un epilogo negativo. Il conducente del camion, si dilegua, non curandosi minimamente delle conseguenze del sinistro, non prestando il minimo aiuto. Nulla.
M. F., che ha seguito attentamente tutti i passaggi della scena, riesce a identificare il numero di targa, con il telefono cellulare chiama la Polstrada, e la volante di pattuglia in quel momento si trova a breve distanza da quel punto dell’A 15. Scatta l’immediata ricerca del mezzo pesante. E pochi chilometri seguenti, dopo lo svincolo d’intersezione con l’A 12, presso l’Area di servizio Magra, l’autoarticolato viene individuato. Il suo conducente, D. T. venticinque anni di Caserta viene immediatamente arrestato per avere causato un incidente con feriti e per omissione di soccorso. L’uomo ha trascorso la notte in camera di sicurezza e ieri mattina è stato processato per direttissima presso il Tribunale di Massa: arresto convalidato, anche se D. T., al quale è stata comunque ritirata la patente ha sostenuto di non esserci accorto di nulla, ed è stato rimesso in libertà perché incensurato
da Il Secolo XIX