Ci sono anche due gare della Massese del 2008 tra quelle su cui sta indagando la procura di Potenza e i cui risultati prestabiliti hanno portato all’arresto del presidente del Potenza Calcio, Giuseppe Postiglione accusato con altre 8 persone di associazione a delinquere finalizzata alle frodi nelle competizioni sportive. Intanto, l’ex presidente si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip di Potenza. Un giro di scommesse illecite e altri reati in merito a una partita del campionato di Serie B del 2007-2008 e sette gare del campionato di Prima divisione, girone B, della stagione 2008-2009: incontri sui quali Postiglione avrebbe scommesso conoscendo già il risultato. Una Calciopoli di dimensioni ridotte, ma un giro da 150 mila euro per una sola gara truccata, come accaduto per Potenza – Salernitana. L’operazione “Ultimate” è partita dai carabinieri di Potenza ed ha portato a 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere su richiesta della direzione distrettuale antimafia Francesco Basentini. Tra i fermati ci sarebbero anche due poliziotti. Un associazione a delinquere che ha operato sicuramente da aprile 2007 a marzo 2009; composta da alti dirigenti e manager di società sportive di calcio di serie b e c1 sui quali si sta ancora indagando. I risultati delle gare venivano decisi per poi scommettere a botta sicura e influenzare la classifica della squadre in ballo. 9 per ora le partite incriminate tra cui due della Massese, all’epoca sotto la dirigenza contestata del presidente Nicola Ferrara. Massese-Taranto del 6 aprile 2008 finita 4-0 per i pugliesi, e Arezzo-Massese del 27 aprile 2008 col risultato di 2-0 per l’Arezzo. In entrambi i casi, è da segnalare un autorete del difensore Diagouraga, attualmente in forza in serie B, nel Modena. “Sono estraneo alla vicenda”, le dichiarazioni di Ferrara. L’episodio più clamoroso riguarda però Potenza-Gallipoli sempre del 6 aprile: giocatori e dirigenti della squadra salentina sono stati minacciati ed obbligati a perdere la gara. Ma si parla anche di affari nella gestione degli appalti per la cittadella sportiva, gioco d’azzardo ed estorsione. Intanto la procura federale della Figc ha già preso contatti con la procura di Potenza per acquisire gli atti dell’inchiesta.