eatonQualcuno che vuole “mettere le mani” sull’area Eaton c’è, ma non alle condizioni che ha imposto il Comune di Massa. Scoppiata la crisi, fu detto a chiare lettere “no” allo spezzettamento dell’area, “si” ad una reindustrializzazione completa e capace di assorbire l’intera manodopera Eaton. Ma nonostante la chiarezza di intenti, pare ci sia qualcuno interessato allo “spezzatino” dell’area, qualcuno che abbia le carte in regola per acquistare e poi dare lavoro, uno o più imprenditori locali che, non potendo aspirare alla torta intera, ne avrebbero gradito almeno una fetta. Così durante l’ultima assemblea alla Eaton di ieri pomeriggio, a cui hanno partecipato tutti i lavoratori, il Sindaco Roberto Pucci, l’Assessore Provinciale alle Politiche del Lavoro Raffaele Parrini e tutte le sigle sindacali, sono emersi particolari interessanti su alcune proposte fatte e subito spedite al mittente: si è parlato addirittura di un consorzio creato ad hoc, che avrebbe dovuto comprare e impiantarsi in una porzione di territorio Eaton, garantendo lavoro prima ad una ventina, poi ad una cinquantina e infine, forse, ad un centinaio, di lavoratori; un consorzio di cui farebbero parte nomi conosciuti del panorama industriale locale; si è anche vociferato di circa 5 dipendenti Eaton “accalappiati” dall’operazione e per il momento latitanti agli occhi dei colleghi di lavoro e si è detto che questo “qualcuno” abbia ricevuto picche, rimanendone stranamente deluso. I sindacati temono l’operazione speculativa, di chi acquista aree per rivendere aree ad un prezzo doppio, all’interno di dinamiche dove il lavoro degli operai non è contemplato. Poi c’è il fantasma della Lbg, LiquidBioGas di Valencia, l’azienda spagnola su cui sono piovute le polemiche e gli attacchi del presidente di Cna Industria Gino Barattini. Il sindaco di Massa ha voluto fare chiarezza: “Questi signori sono venuti da me e mi hanno fatto una proposta; io li ho rimandati alla Sofit_ ha detto Pucci_  dicendo che per il momento sono loro che si occupano del processo di reindustrializzazione e che vagliano i piani industriali; da quel momento Massa ha perso di vista la Lbg, come giusto che sia”. Ma Pucci non si limita a questo: ricorda anche che ad oggi le proposte serie avanzate a Sofit e di cui è stato interessato anche il Ministero, sono solo due, già largamente pubblicizzate. A chiudere il quadro dei possibili acquirenti, ci sarebbe infine anche un nuovo americano, che cerca manodopera  e impianti per fare filtri: in realtà Massa Carrara sarebbe rientrata all’interno di una ricerca di mercato internazionale che ci vede concorrere con Polonia, Spagna, e diversi altri siti in Toscana. Tornando alla Lgb, Alessio Castelli Segretario della Fiom-Cgil azzarda anche che probabilmente Sofit non prenderà mai in considerazione gli spagnoli, visto che “hanno provato ad insediarsi in maniera poco trasparente già in area ex Electrolux di Firenze e in area ex Alfa Romeo di Arese, tentativi andati a vuoto e per motivi seri”. Sgomberato il campo dal sospetto che Pucci e Castelli abbiano “snobbato” la proposta della Lbg, come sostenuto dal presidente di Nca Industria Barattini, Marco Battistini, segretario della Fim-Cisl rincalca la dose: “Noi non abbiamo mai detto no a nessuno; sono dichiarazioni pericolose che fanno male alla politica, al lavoro e alla credibilità dei sindacati; noi siamo per il confronto con chi ha proposte serie e di riguardo per i lavoratori; la polemica con Cna Industria non ci appartiene”. “Dietro alcuni attacchi arrivati al sindacato e al modo di condurre la vertenza Eaton_ ha concluso Castelli_  c’è a mio avviso l’impossibilità a far valere alcuni interessi esclusivamente personali sull’area; chi non viene a parlarci di lavoro per noi è solo ciarpame”.