anziano abbandonatoÉ una triste storia di solitudine e miseria. É la storia di un uomo di 78 anni, di una figlia e di una nipote che non possono e non vogliono accudirlo. Una storia di tensioni in famiglia con ragioni e torti che si mescolano, incancreniscono il rapporto e probabilmente rendono difficile anche alla figlia la possibilità di prestargli aiuto. A far emergere questa vicenda di autentica disperazione è stato un amico. Sì, un amico, un estraneo. L’unico però a tendere una mano al pensionato.


La brutta storia è ambientata nella periferia orientale della città. Lì lunedì pomeriggio poco dopo le 18 un uomo va a trovare un vecchio amico. É un po’ che non lo incontra e va a casa sua per vedere se ha bisogno di qualcosa perché sa che non se la passa affatto bene. Forse è pronto ad allungargli un po’ di soldi per tirare avanti non è pronto però a vedere quel che si trova di fronte. La casa è in un degrado assoluto e non bastasse non c’è neppure energia elettrica. La fornitura è stata staccata, pare, per morosità. Si può solo ipotizzare la rabbia che cresce nell’amico. Una rabbia che gli fa prendere il telefonino per comporre il 113. Chiama i poliziotti perché vedano quella situazione vergognosa perché facciano qualcosa perché trovino qualcuno che strappi il settantottenne a quella casa inabitabile.

Gli angeli arrivano. Vestono la divisa della polizia, guardano quell’uomo come se fosse il loro nonno e si mettono in contatto con la centrale: bisogna fare qualcosa. Una veloce ricerca e salta fuori il numero di telefono della figlia. I rapporti tra i due non sono buoni per problemi economici, scopriranno gli agenti, ma parte comunque la telefonata. La donna non è in città, è fuori per cure mediche e non può farsi carico del problema. Si passa alla nipote che spedisce nell’appartamento suo marito. Sono quasi le venti ormai è notte e l’uomo dichiara agli agenti che lui non sa proprio come fare: non è in grado di ospitare l’anziano né sa a chi poter chiedere un aiuto.

L’ultima spiaggia è un sacerdote e così a spalancare le braccia alle necessità dell’uomo ci pensa don Antonio, dell’oratorio del Don Bosco. É lui a mettergli a disposizione un letto ed è sempre lui a trovare il modo di far fare un pasto caldo al settantottenne mentre i poliziotti inviano un fax all’Enel chiedendole almeno di ridare corrente alla casa. Ieri il caso è stato preso in carico dai servizi sociali del Comune. Il lieto fine però non c’è. Nonostante le insistenze delle assistenti sociali l’uomo ha rifiutato l’aiuto e non vuole abbandonare la casa in cui vive. L’unica nota positiva è che l’Enel ha ridato corrente.

da Il Secolo XIX