Concorsi truccati ? Se ne parla da una vita e negli ultimi tempi il problema è stato riproposto da alcune vicende verificatesi in diversi enti pubblici del nostro territorio.
Eppure un modo per rimediare alla prassi delle raccomandazioni ci sarebbe eccome. Oggi chi deve essere assunto in un ente pubblico conosce in anticipo le domande che gli verranno rivolte sia nelle prove scritte che in quelle orali. Il resto lo fa la discrezionalità dei commissari, che anche qualora che deve vincere il concorso non sapesse rispondere neppure a quelle possono sempre “interpretare” quanto esposto dall’esaminato. Tutti sanno che è quasi sempre così m nessuno lo può provare e così tutti si lamentano ma nulla cambia ne cambierà mai. A meno che non si proceda con “il metodo Laquidara”, un metodo semplice e inattaccabile, ma che proprio per questo non sarà mai adottato. La proposta è semplice. Ogni concorso deve rientrare in una determinata categoria, per esempio concorso per infermiere di radiologia oppure concorso per impiegato comunale etc. Per ognuno di questi concorsi sono approntati non meno di 50.000 quiz a risposta multipla, cui ogni anno vengono aggiunti nuovi quiz in linea con l’evoluzione della materia in questione. Questi quiz sono noti a tutti, ma naturalmente presuppongono che i candidati conoscano in maniera diffusa e approfondita il mestiere che chiedono di poter fare. Al momento dell’esame si chiamano 6 persone che estraggono un numero dall’uno al dieci in 6 urne diverse. Ammettiamo che il primo estragga il numero sette e che di seguiti vengano estratti i numeri 7, 1, 9, 3, 0,5. In quel caso il candidato dovrà rispondere a non meno di mille domande, una ogni 7 del libro noto a tutti a partire dalla domanda numero 19.305 delle cinquantamila domande predisposte. Quindi 19.305, 19.312, 19.319 etc. Poi i compiti vengono dati in pasto al computer che stilerà la graduatoria. Tutto qui. Una soluzione facile facile e che forse non premierà il più intelligente, ma certamente farà risultare primo il più preparato. Ma il problema purtroppo sta proprio qui. Un metodo come questo toglie ogni potere i burocrati e ai politici che gestiscono il potere. Da cui si desume che questo metodo, proprio perché premierebbe chi è più preparato senza dare adito ad alcuna discussione, non sarà mai applicato. Altrimenti … addio clientelismo.
Lanmarco Laquidara