scajolaDopo qualche recente preoccupazione, è finalmente arrivata la certezza: il Comune di Massa è inserito nelle Zone Franche Urbane, ovvero in quelle aree infra-comunali dove si concentrano programmi di sgravi fiscali per la creazione di piccole e micro-imprese fino a cinquanta dipendenti.

Sono stati siglati questa mattina, infatti, presso la sede del ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del ministro Claudio Scajola, 22 contratti relativi ad altrettante Zfu sparse in diverse aree italiane, fra cui quella relativa ai Comuni di Massa e di Carrara, gli unici due in Toscana che rientrano nei parametri prescritti dalla Circolare applicativa del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica).

Una cerimonia semplice, come l’ha definita il ministro Scajola, un contratto tra gentiluomini che, seppur tra mille difficoltà, potrà aiutare i sindaci a far crescere i loro rispettivi territori. Soddisfazione per il varo della misura anti-crisi, che metterà a disposizione dei Comuni di Massa e di Carrara uno stanziamento complessivo pari a 5,2 milioni di euro per un periodo di due anni, è stata espressa dal sindaco Roberto Pucci, dall’assessore al Bilancio Alessandro Volpi e dal capogruppo del Pdl in consiglio comunale Corrado Amorese, presenti alla cerimonia svoltasi a Roma.

Una misura che – come ha sottolineato il sindaco Pucci – può rappresentare un’opportunità per le aziende e, conseguentemente, per la ripresa economica del territorio.

Alla firma di questa mattina, seguirà un tavolo tecnico in cui verranno chiarite le modalità di erogazione dei finanziamenti stanziati ed ogni sei mesi verrà effettuato, da parte di un’apposita commissione, un controllo tecnico sui territori che hanno beneficiato delle risorse

La creazione delle Zone Franche Urbane, un’iniziativa nata in Francia nel 1996, era stata proposta dal Governo nella Finanziaria 2008 con l’obiettivo di “contrastare fenomeni di esclusione sociale negli spazi urbani e favorire l’integrazione sociale e culturale delle popolazioni abitanti in circoscrizioni o quartieri delle città, caratterizzati da degrado urbano e sociale”: una novità nel panorama degli aiuti alle aree depresse che può rappresentare un’occasione per compiere un salto di qualità nelle politiche di incentivazione per la nascita e il potenziamento di piccole aziende.

Un intervento che si concretizza con una serie di sgravi fiscali e agevolazioni per le piccole e micro-imprese come l’esenzione totale dalle imposte sui redditi per i primi cinque anni, esenzione dell’Irap, dell’Ici sugli immobili commerciali, nonché l’esonero dal versamento dei contributi da lavoro dipendente. Dopo questo periodo iniziale, vi sono altri quattro anni di esenzione parziale, per garantire un ritorno graduale alla fiscalità regolare.

La proposta progettuale del Comune di Massa, lo ricordiamo, prevede la costituzione di una Zfu incentrata sul territorio della Zona Industriale e allargata alle aree di bordo, che va dalla zona dei Tinelli fino a Codupino e dalla fascia pedecollinare, immediatamente a ridosso dell’Aurelia, fino alle aree a mare dell’autostrada.

sgravi fiscali riguarderanno le piccole aziende e micro imprese (con meno di 15 dipendenti) che hanno iniziato (o inizieranno) la loro attività tra il 1 gennaio 2008 e il 31 dicembre 2012. Anche Massa e Carrara godranno dei benefici. La firma del ministro dello Sviluppo Economico, Claudio ScajolaVia libera dal governo a 22 Zone franche urbane, 18 delle quali al sud, per favorire lo sviluppo economico e sociale dei quartieri urbani più deboli. Dal prossimo gennaio per le aree disagiate scatteranno agevolazioni fiscali e contributive per la creazione di nuove attività economiche nelle micro e piccole imprese con un massimo di 50 addetti, con una dotazione finanziaria iniziale di 100 milioni di euro. L’iniziativa è stata presentata oggi dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, in occasione della cerimonia di sottoscrizione dei contratti dei 22 sindaci interessati.

“Con le zone franche urbane – ha detto il ministro – intendiamo replicare in Italia la positiva esperienza sviluppata dal 1997 in Francia, con 100 periferie sensibili”, dove “nel periodo 1997-2001 è raddoppiato il numero delle imprese e triplicato quello degli occupati”. Per l’Italia le previsioni sono ancora più rosee: “prevediamo che questo provvedimento, nella media delle 22 zone, triplicherà il numero delle imprese. Se questo avverrà, prevediamo una moltiplicazione dell’occupazione di quattro volte”.

In futuro il ministero intende istituire altre zone franche, utilizzando i 50 milioni annuali previsto nella Legge Sviluppo. Già dalle prossime settimane una task force del ministero metterà a disposizione degli imprenditori delle 22 zone le istruzioni necessarie per beneficiare delle agevolazioni.  Le piccole imprese beneficeranno di esenzioni fiscali e contributive (Ires, Irap, Ici e previdenza) sino a 14 annualità. Le 22 Zone, selezionate tra 64 proposte sulla base di una serie di indicatori di disagio socioeconomico, sono Catania, Gela ed Erice in Sicilia; Crotone, Rossano e Lamezia Terme in Calabria; Matera in Basilicata; Taranto, Lecce, Andria in Puglia; Napoli, Torre Annunziata e Mondragone in Campania; Campobasso in Molise; Cagliari, Iglesias e Quartu Sant’Elena in Sardegna; Velletri e Sora in Lazio; Pescara in Abruzzo; Massa e Carrara in Toscana e Ventimiglia in Liguria.

Presente anche la delegazione massese formata dal sindaco Roberto Pucci, dall’assessore alle Finanze Alessandro Volpi, e dal capogruppo del Pdl Corrado Amorese, che sulla Zfu ha fatto “lobbing” per sostenere la candidatura apuana. Ci sono anche gli amministratori carraresi, guidati dal sindaco Angelo Zubbani.

La firma romana metterà dunque in moto questa misura anti-crisi, che non sarà certo risolutiva – lo stanziamento è di 5,4 milioni per due anni, da dividere tra le due città – ma può funzionare come volano per la ripresa del territorio. «Siamo senz’altro soddisfatti – dice l’assessore al Bilancio Volpi – finalmente le Zfu, di cui si parla da oltre un anno, decollano. Ci auguriamo che, contestualmente alla firma del contratto, diventino operativi i regolamenti per l’applicazione di queste esenzioni». Positivo anche il commento di Angelo Zubbani, sindaco di Carrara: «Ci saranno le risorse disponibili, una boccata d’ossigeno per la nostra economia. Va ricordato, però, che il territorio è ancora ingessato dalla questione del Sin, cioè del blocco degli insediamenti in zona industriale perché non sono state fatte le bonifiche. Se questo problema, che ci ha fatto perdere dieci anni di sviluppo, non verrà risolto rischiamo di perdere anche il treno della ripresa che tutti dicono in arrivo».

Gli sgravi fiscali riguarderanno le piccole aziende e micro imprese (con meno di 15 dipendenti) che hanno iniziato (o inizieranno) la loro attività tra il 1 gennaio 2008 e il 31 dicembre 2012 nell’area «franca». Le esenzioni riguarderanno le imposte sui redditi; l’Irap fino a un valore della produzione di 300mila euro; l’Ici (per gli immobili che si trovano nella Zfu). E il versamento dei contributi per i dipendenti, ma solo per il personale assunto a tempo indeterminato (o con contratto di almeno 12 mesi).